Recensione Dark 1×07 “Svolte”

Tempo di “Svolte” per Dark

Ci avviciniamo ormai alla fine della prima stagione di Dark, e a questo punto la trama si complica. Se fino ad ora la serie ci ha tenuti con il fiato sospeso con un susseguirsi di mistero e suspance, ora gioca con lo spettatore.

Bisogna iniziare a tenersi vicino un foglio, in modo da appuntarsi l’intreccio di parentele, e mi raccomando a non distrarsi neanche per un secondo: può essere fatale. Si viene trasportati tra passato e presente in maniera repentina, e non è immediato capire dove ci si trova. La puntata offre molti dettagli sulle vite passate e presenti dei protagonisti, in particolare quelle di Ulrich e Katharina. Le loro, però, sono delle parentesi nella trama, che non sembra voler ancora svelare nulla di concreto.



Solo tanti piccoli indizi che vengono svelati poco a poco, il titolo “svolte” è poco opportuno. Tantissime domande che lo spettatore si pone puntata dopo puntata. Ogni volta sembra che finalmente una grande verità sarà rivelata, e invece nulla. Si ha la sensazione che il tempo non scorra, che rimanga tutto uguale. Però forse questo effetto è voluto, e in una trama del genere ci sta anche bene, ma un po’ di cambiamenti servirebbero.

Tanto parlare che non porta a niente, moltissimi silenzi, momenti di riflessione e di osservazione. Per esempio, Jonas è stato nel passato ed è riuscito a tornare nel presente, ma non abbiamo idea di come sfrutterà questa esperienza. Cosa ne farà delle cose che ha visto e che ha scoperto? non lo sappiamo, Jonas si è rivelato fin dalla prima puntata estremamente taciturno e introverso.

Siamo però agli sgoccioli, serve quindi che Dark riesca a soddisfare lo spettatore nelle ultime tre puntate, a lungo andare una serie così può risultare frustrante.

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