The Liberator – Recensione della miniserie Netflix

the liberator – recensione della miniserie netflix

The Liberator è una miniserie Netflix suddivisa in quattro episodi di circa 45-50 minuti. La serie segue le vicende del 157esimo battaglione americano dal 1943 al 1945. Il protagonista è il capitano Felix Sparks a cui è affidato il multietnico battaglione che comprende texani, messicani e nativi americani.

The Liberator rimane subito impressa per l’utilizzo della Troboscope Enhanced Hibrid, si tratta di una tecnica che sovrappone alla recitazione degli attori un effetto animato. Questa è la principale particolarità della miniserie che infatti è la prima ad utilizzarla. L’effetto è molto realistico, al punto da far dimenticare la presenza dell’animazione. I dettagli delle immagini sono molto curate e l’espressività dei personaggi molto realistica.

La tecnica tuttavia è l’unico elemento che permette alla miniserie di distinguersi. Sebbene infatti l’animazione e la recitazione siano molto buone The Liberator non decolla. Lo svolgimento è piatto e la battaglie poco approfondite, complice la divisione in quattro episodi. Inizialmente infatti le puntate dovevano essere otto, il costo elevato tuttavia ha imposto una riduzione a quattro. Per questo motivo lo svolgimento in alcuni punti risulta superficiale e poco approfondito.

La miniserie quindi si distingue certamente per la Troboscope Enhanced Hibrid ma nel complesso è nella media.

 

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