Recensione “Le terrificanti avventure di Sabrina”, 1×07 “Il banchetto dei banchetti”

Il banchetto dei banchetti

Ogni cultura ha le proprie tradizioni, si sa. Quindi mentre in America a novembre si festeggia la Festa del Ringraziamento, le streghe di Greendale si preparano al loro “Banchetto dei banchetti”.

La settima puntata di questa fortunata serie Netflix è piuttosto singolare. Sicuramente non si può negare un crescendo di emozioni con il procedere delle puntate, e questa è fino ad ora quella che più lascia il segno. A prescindere dalla trama e dagli intrighi propri degli abitanti di Greendale, in questo episodio si parla di fede. E, ah si, di cannibalismo.

Il cuore dell’episodio sta nella contrapposizione di ciò che rappresentano Sabrina e Prudence. Un’umana con la stessa morale da umana, e una strega che ragiona da strega. Laicità e religiosità. Sabrina, che rappresenta la razionalità, cerca di convincere Prudence a non sacrificarsi per il “Banchetto dei banchetti”, la quale ha una fede incondizionata verso la sua chiesa. Insomma, anche trattandosi di un contesto surreale, è innegabile che questa rappresenta una situazione familiare. Questo perché ogni persona al mondo crede di avere le risposte giuste, e spesso il confronto con altri non riesce a scalfire quelle convinzioni.

Per questioni di trama qui le cose andranno un po’ diversamente. Sabrina doveva neccessariamente dimostrare di aver ragione, o Prudence sarebbe stata uccisa. Cosa che sarebbe stata assolutamente insensata per lo sviluppo della serie, visto che Prudence è un personaggio interessante e su cui si punterà maggiormente in seguito.

Nonostante queste riflessioni sull’andamento della puntata, non si può tralasciare un commento sugli atti di cannibalismo rappresentati. Se dai film horror si è abituati ad assistere a scene crude e a non batter ciglio, in questo caso è differente. Perché qui la differenza sta nel fatto che l’atto non è un atto di violenza fine a se stesso, ma è motivato con enfasi e orgoglio. Anzi, addirittura accolto con entusiasmo, da persone che (seppur streghe) sembrano assolutamente normali, civili. Qui infatti non si tratta di opere di un pazzo sadico, ma di riti sacri, tradizioni. E a mettere i brividi e proprio questo. Se la produzione voleva dare una scossa al pubblico, complimenti, ci sono riusciti.

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