How to get away with Murder – Recensione e commenti 5×13 – Where are your parents?

Mancano solo due puntate alla fine della quinta stagione di How to get away with murder e spuntano ancora colpi di scena in grado di capovolgere tutto ciò che credevamo di sapere sui personaggi e sugli avvenimenti  che li coinvolgono.

In questo episodio, assistiamo in un primo tempo ad una sorta di elogio di Annalise da parte di sua madre e delle persone a lei più vicine in questo momento: Bonnie, Frank, Nate, Emmett e Tegan. La caratteristica della donna che sembra spiccare sulle altre e mettere tutti d’accordo è la sua generosità, che abbiamo imparato a conoscere durante questi anni attraverso il suo desiderio di aiutare gli altri a sistemare le loro azioni illegali, anche quando ogni speranza farla franca sembrava inutile. Annalise però, come traspare anche dall’episodio di settimana scorsa, sembra prendere le distanze da questa immagine di sé, cercando di far capire di volersi concentrare solo sul suo bene, e questo porta lo spettatore ad immaginare che  accetterà l’offerta di immunità dell’FBI per togliersi dai guai.

Invece, proprio quando tutto sembra perduto e tutti i castelli di carta costruiti nelle stagioni passate sembrano essere sul punto di cadere, Tegan salva la situazione, riuscendo a far allontanare dal caso la detective dell’FBI che se ne stava occupando. Al momento i protagonisti sembrano poter tirare un sospiro di sollievo e andare avanti con i loro intrighi per far ricadere la colpa della morte di Miller sulla Governatrice, che però ha un’altra scottante rivelazione in serbo: non è stata lei a far uccidere il padre di Nate, bensì Emmett Crawford, il capo di Annalise che sembra essersi preso una cotta per lei. Quest’ultima scoperta appare tuttavia poco credibile al momento,  poiché non si hanno elementi sufficienti per giudicare le motivazioni per cui lui possa averlo fatto.

Un altro punto importante dell’episodio riguarda, ancora una volta, il dolore di Bonnie per la scomparsa di Miller. Sembra infatti che la donna fosse più affezionata a lui di quanto non desse a vedere e che per questo motivo continui a colpevolizzarsi per la sua morte: per fortuna ci pensa Frank a starle vicino, a consolarla e ad aiutarla in questo momento così complicato. La fragilità derivata da questa situazione, però, può portare Bonnie a sentirsi psicologicamente instabile e ciò  potrebbe causarle un crollo durante un eventuale interrogatorio e portarla a confessare  il suo coinvolgimento nella morte del fidanzato.

Aspettiamo la prossima settimana per scoprire cosa comporteranno i colpi di scena di questa puntata per gli equilibri tra i personaggi.

Martina Torrini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.