The Walking Dead – Perchè Rick Grimes è tanto amato?

In collaborazione con blogames.it
Una serie televisiva, per attirare l’attenzione dello spettatore, è necessario che abbia alle spalle una bella trama. Deve essere appassionante, intrigante e scatenare un’insaziabile curiosità. Quando abbiamo deciso che è la serie che fa per noi, la domanda successiva è: il cast sarà all’altezza? Sicuramente se i protagonisti non ci fanno né caldo né freddo l’attenzione cala. Quando l’AMC ha iniziato a trasmettere gli episodi di The Walking Dead, oramai quasi 7 anni fa, Rick Grimes era un semplice poliziotto, un personaggio che poteva facilmente passare in secondo piano. A distanza di sette stagioni, invece, ci rendiamo sempre più conto di amarlo e che senza di lui nulla sarebbe stato lo stesso. Vogliamo precisare che non tutti hanno letto i fumetti prima di iniziare la serie TV quindi parliamo di Rick solo ed unicamente come personaggio televisivo.

Optare per Andrew Lincoln è stata innanzitutto la miglior scelta che potevano fare gli autori. Bello, sexy ma con un viso dai lineamenti duri e lo sguardo che riesce a passare dal dolce all’incazzato in meno di mezzo secondo. L’audience femminile era inevitabile e non molla il colpo neanche dopo sette stagioni. Sempre sporco, sudato e sanguinante ma piace. Punto e basta.

Noi vediamo The Walking Dead dalla parte del gruppo di Rick e ci sembrano i buoni per antonomasia. Questo in confronto a Negan o ad altri cattivi ovviamente. Ma se vivessimo in quel mondo e Rick ci trovasse improvvisamente a vagare per la strada? Ci metterebbe addosso solo una incontrollabile voglia di fuggire il più lontano possibile. Sappiamo bene quanto poco è stato clemente con i personaggi incontrati qua e là. Se non sei della sua cerchia, o non hai i requisiti per farne parte, non è detto che sopravvivi. Eppure lo amiamo. E’ inevitabile.

Rick protegge chi ama a costo della sua vita. Nell’ultima puntata appena trasmessa (7×10) ha lottato con il sangue e con i denti, ferendosi anche gravemente, contro uno zombie trasformato in una macchina mortale. Poteva lasciarci le penne ma era disposto a tutto pur di garantirsi l’aiuto necessario a liberare sé stesso ed i suoi amici dall’oppressione dei salvatori. E’ coraggioso. Chi combatte con lui sopravvive. Per questo lo amiamo.

Nel finale della sesta stagione, quando Negan minaccia di tagliare il braccio a Carl, abbiamo visto un lato di Rick che fino a quel momento non era mai venuto fuori, il suo lato vulnerabile. Ha chiesto pietà per il figlio mettendo a disposizione il suo stesso braccio. Ha chinato il capo contro qualcuno più forte di lui. Ha sacrificato il suo orgoglio per salvare il figlio. Lottare non sarebbe servito a niente. Abbiamo amato il suo volto disperato. Perché Rick sa quando è il momento di non reagire.

Rick si è evoluto molto durante queste sette stagioni. Da semplice poliziotto, senza dubbio coraggioso, è divenuto un combattente abile, astuto e caparbio. Non si ferma davanti a nulla e facciamo continuamente il tifo per lui. Una cosa è certa, se Rick è diventato così è perché ha perso tanto lungo il suo cammino. Prima il migliore amico Shane, se così si può dire, poi la moglie Lori (uccisa dal figlio Carl), e poi un susseguirsi di perdite come T-Dog, Hershel, Beth e per finire l’amatissimo Gleen insieme ad Abraham che non hanno fatto altro che incoraggiare Rick a riprendere il controllo di una situazione ormai destinata a peggiorare. Lo amiamo incondizionatamente.

Potremmo parlare di Rick all’infinito ma l’unica cosa che possiamo fare è sperare vivamente che The Walking Dead non finisca molto presto perché abbiamo bisogno di lui nelle nostre vite.

Scritto da Jessica Vernola (Autrice del romanzo L’Estate Aveva il suo Profumo, il cui link Amazon potete trovarlo in calce all’articolo)

Una risposta a “The Walking Dead – Perchè Rick Grimes è tanto amato?”

  1. Vedo TWD da sempre e, per quanto mi riguarda, vedo nell’attore che interpreta Rick “l’uomo qualunque” che nelle situazioni di bisogno da’ il meglio… Qui si può richiamare la figura dell’americano (interpretato magistralmente nei film americani da James Stuart in cui rappresentava “l’uomo tranquillo”), che sopporta il tram tram quotidiano, che ha una filosofia di vita che si riassume nel “vivi e lascia vivere”, che delega dal quotidiano, ma… c’è sempre un ma, quando la situazioni si fa drammatica (come in TWD) si trasforma nella determinazione, nella consapevolezza, nella rabbia, nella voglia di sopravvivenza che è rappresentata di Rick. Ricordo sempre lo stereotipo americano del cittadino che in caso di necessità si trasforma (come nella corsa all’ovest e del genocidio degli indiani d’America) nel pioniere che combatte e vince contro tutto e tutti.
    Scusarte le numerose virgolette ma altrimenti avrei dovuto dilungarmi di più di quello che ho fatto.

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