THE MANDALORIAN: RECENSIONE E RIASSUNTI DELLA PRIMA STAGIONE

In attesa del documentario, che andrà in onda a partire dal 4 maggio su Disney Gallery (Disney+), vi proponiamo il nostro commento sulla prima stagione di The Mandalorian e i riassunti delle puntate, per chi volesse rinfrescarsi la memoria. Ad ogni riassunto è stata una votazione compresa tra 0 e 10.

TRAMA

The Mandalorian è una serie televisiva di 8 Capitoli, che tratta la storia di un Mandaloriano (Din Djarin – “Mando”), che lavora come cacciatore di taglie per conto della Gilda guidata da Greef Karga. A seguito di una missione per un cliente molto importante, deciderà di cambiare vita e scappare con “l’oggetto” per cui era stato ingaggiato. La narrazione ha luogo 6 anni dopo le vicende de Il Ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, ovvero tra la fine dell’Impero e l’ascesa della Nuova Repubblica, con l’avvento del Primo Ordine.

Il nutrito cast vede la partecipazione dell’ex campionessa di arti marziali miste  Gina Carano  (Deadpool) nel ruolo di Cara Dune, ex ribelle coinvolta suo malgrado nelle scorribande di Mando. Carl Weathers (il leggendario Apollo Creed di Rocky) è Greef Karga, leader della gilda di cacciatori di taglie. Il regista tedesco Werner Herzog è il “Cliente”, ossia un ex appartenente all’Impero Galattico alla ricerca di una piccola creatura apparentemente innocua, ma che in realtà nasconde poteri straordinari. Il protagonista della storia, il Mandaloriano è interpretato da  Pedro Pascal, ricordato per Oberyn Martel in GOT o Javier Pena di Narcos, per ricordare alcune delle ultime serie tv.

RECENSIONE

Malgrado il titolo della serie sia The Mandalorian (Il Mandaloriano), il protagonista principale è senza ombra di dubbio il piccolino verde, The Child, soprannominato dal web Baby Yoda (per la somiglianza con il Maestro Jedi). Con i suoi occhioni grandi, le orecchie buffe e la sua goffagine, è riuscito a conquistare non solo i fan incalliti di Star Wars, ma anche tanti neofiti del settore. Facendo schizzare alle stelle il merchandising della saga. Grazie a questa astuta mossa (vogliamo dire di marketing, vogliamo dire di ruffianaggine), Jon Favreau ha ritirato su le sorti di una storia che stava volgendo al declino, mi riferisco chiaramente all’ultima trilogia firmata J. J. Abrams / Rian Johnson (Il risveglio della Forza, Gli ultimi Jedi, L’ascesa di Skywalker).

THE CHILD

The Child e Mando sono uniti da un forte legame a partire dal loro primo incontro: il piccolo non è impaurito, avverte la bontà nel cuore dell’uomo. Nonostante il codice della Gilda di cacciatori di taglie, impedisca di fare domande o preoccuparsi del destino della preda, una volta riconsegnata al cliente, il Mandaloriano non riesce a distaccarsi da quegli occhi dolci che lo avevano salvato dal Mudhorn, le piccole manine che armeggiavano distrattamente con i componenti della sua astronave. Torna indietro, mettendo la sua stessa gente (i Mandaloriani che vivevano nel covo segreto su Nevarro) in pericolo. Gli stessi che poi lo aiuteranno a fuggire.

I Mandaloriani lo criticano per aver accettato un lavoro da un ex membro dell’Impero. I Beskar ottenuti come ricompensa per il suo lavoro “odorano di sangue”.

COS’È UN BESKAR?

Il Beskar è un metallo originario di Mandalore e della sua Luna, in grado di resistere a colpi di blaster e persino di respingere i fendenti delle spade laser. L’Impero, consapevole del suo potenziale, iniziò ad accumularlo per i propri scopi durante le Guerre dei Cloni. Vedere un simbolo imperiale sull’acciaio Beskar fa sussultare ogni Mandaloriano. Quel metallo è parte integrante del loro modo di vivere, del loro Credo, della loro identità. Il sigillo imperiale è un promemoria del dolore causato dall’Impero per aver sterminato dalla Galassia i Mandaloriani.

IL DISTACCO

Il distacco e l’abbandono sono per Mando temi molto sensibili. Come rivela nell’ultimo capitolo della serie, il Mandaloriano non è nato su Mandalore, ma è un “foundling”, un bambino adottato da un guerriero Mandaloriano. Infatti, secondo il loro Credo, non possono lasciare un bambino abbandonato al suo destino, ma devono proteggerlo, prendersene cura come un figlio. This is the way.

La storia si ripete. Il bambino non è altro che lui da piccolo: salvato da un Mandaloriano che lo aveva trovato in un rifugio sotterraneo, messo al sicuro dai suoi genitori, durante una guerra sul suo pianeta.

CADUTE DI STILE

A partire dal 5 capitolo c’è un calo nella narrazione. Fino ad allora la storia era un susseguirsi di fughe e inseguimenti, che ovviamente non sarebbero potuti andare oltre. Come riempire il buco della storia per arrivare al capitolo 7 e 8? Semplice, introducendo personaggi nuovi. Di chi stiamo parlando?

Capitolo 5: Toro Caligan su Tatooine, un giovane cacciatore di taglie alle prime armi, che per unirsi alla Gilda deve catturare Fennec Shand, una assassina.

Capitolo 6: forse il peggiore della serie. La squadra di Ranzar “Ran” Malk, ricorda tanto Suicide Squad, dove Xi’an è molto simile ad Harley Queen.

TIRIAMO LE SOMME

L’impressione complessiva su The Mandalorian è molto positiva. Di questa serie tv è bello tutto. Tutto è curato e dettagliato. Si sarebbe potuti cadere sul trash, trasformando la storia in una specie di cartone animato, a causa del personaggio di “Baby Yoda”. Invece, nella grafica e nello stile, ricorda più i film degli anni 80, che hanno fatto la storia e la fortuna di Star Wars.

Il Mandaloriano è serio, ma anche ironico. Il piccolino è assolutamente il personaggio dell’anno, che ha riempito le nostre chat con le sue simpatiche espressioni. Persino la sigla è affascinante, austera e minimale come il guerriero, e che cambia di intensità con il progredire della storia. Il Capitolo 7, poi, è stato per me il Capitolo bomba! Con un colpo di scena pazzesco (da cui mi devo ancora riprendere): Kuiil non ce la fa. Il vecchio aveva conquistato la sua libertà, dopo essere stato venduto all’Impero, e poi muore proprio per mano loro.

The Mandalorian lo rivedresti 100 volte, senza perdere l’entusiasmo. La prima volta, lo guardi con foga perchè hai l’ansia di sapere come andrà a finire. La seconda volta ne apprezzi i piccoli particolari che te l’hanno fatto amare.

A questa serie tv attribuisco un voto di 8 su 10. Positivo insomma, peccato per i Capitoli 5 e 6.

 

E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con questo giudizio?

Se volete rinfrescarvi la memoria, potete leggere i singoli riassunti dei Capitoli nel post allegato.

 

Giulia Guglielmi Maes

FONTE: NO SPOILER – COMIC BOOK

 

RIASSUNTI THE MANDALORIAN – STAGIONE 1

 

 

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