Virgin River – Recensione della serie Netflix

Il 6 dicembre scorso è uscita sulla piattaforma Netflix la serie Virgin River, composta da dieci episodi della durata di 45-50 minuti ciascuno.

Mettiamo subito le mani avanti: non stiamo parlando della scoperta televisiva del secolo; è una serie per lo più leggera, che si presta facilmente al binge (cioè a guardare tranquillamente un episodio dietro l’altro) e, ammettiamolo, la trama non è delle più originali, ma visto che ci troviamo in riposo forzato tanto vale passare il tempo dandole una possibilità.

DI COSA PARLA

Mel Monroe (interpretata da Alexandra Breckenridge) è un’avvenente infermiera specializzata in ostetricia che di colpo decide di lasciare la propria città natale, Los Angeles, e trasferirsi in mezzo al nulla: più precisamente a Virgin River, da qualche parte in mezzo ai boschi della California. Il motivo di questa drastica decisione si capisce man mano nel corso della stagione attraverso dei flashback, che mostrano quali sono i traumi vissuti dalla protagonista che l’hanno spinta ad allontanarsi da casa e ricominciare una nuova vita.

A Virgin River, Mel accetta un lavoro da assistente infermiera presso l’ambulatorio del medico locale – il Dottor Mullins – il quale si rivela subito un tipo non facile, prossimo alla pensione, e naturalmente contrario ad accettare l’aiuto di Mel; il classico medico vecchio stampo che ha sempre fatto tutto da solo e alla sua maniera. Mel scopre così che l’eccentrica Hope McCrea, il sindaco di Virgin River nonché ex-moglie di Mullins, ha offerto il lavoro a Mel senza prima consultarsi con l’effettivo datore di lavoro.

Vediamo la giovane infermiera scoraggiata e piena di dubbi già dalla sua prima sera a Virgin River, e non sapendo cosa fare si rintana nell’unico locale/ristorante del posto e ne conosce il gestore, l’ex militare Jack Sheridan, che si porta dietro a sua volta una bella dose di traumi passati.

Guardando Mel e Jack, non si può davvero fare a meno di notare il rinvio a Lorelai e Luke di Gilmore Girls – Una mamma per amica, e intuire dall’inizio dove la storia andrà a parare. Dopotutto, la serie è tratta dai romanzi rosa della scrittrice Robyn Carr, e la storia d’amore deve scattare per forza.

A metterci il dramma ci pensano i flashback delle vite di Mel e Jack, mentre a metterci una sorta di mistero ci pensano le vicende di altri due personaggi di contorno: un ex commilitone di Jack ricomparso dal nulla a Virgin River dopo aver avuto problemi di droga; e la pasticciera del posto, una giovane mamma single di cui nessuno conosce né passato né provenienza.

Già nel dicembre 2019, poco dopo il lancio della prima stagione, è stato confermato il rinnovo per la seconda stagione, però…ecco…in seguito è scoppiata una pandemia mondiale che ha bloccato diverse produzioni, comprese quelle di Netflix, quindi al momento è impossibile avere una data d’uscita per il secondo capitolo di Virgin River, ma non temiamo: Robyn Carr ha dichiarato che nei romanzi c’è abbastanza materiale per proseguire per degli anni.

 

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