“Tu sei quello che sei. Non lasciarti condizionare. Lavora su quello che hai”: la recensione di SEX EDUCATION.

Tu sei quello che sei. Non lasciarti condizionare. Lavora su quello che hai”: la recensione di SEX EDUCATION.

Difficile scrivere una recensione di Sex Education, una delle ultime uscite Netflix. Difficile perchè, vi confesso, inizialmente non volevo nemmeno iniziarla. Ho dato un’occhiata alla trama e mi sono detta: bene, la solita serie adolescenziale, un po’ trash ma non troppo, personaggi stereotipati e trama già sentita. Avanti il prossimo. Poi però ho deciso di dargli una possibilità, e di vedere almeno il primo episodio. E MENOMALE. È stata sicuramente una delle migliori decisionidella mia vita. L’ho adorata. Dall’inizio alla fine. Trama, personaggi, dialoghi, tematiche. Tutto.

Ma andiamo per ordine: Sex Education si compone di 8 episodi della durata di circa 50 minuti ciascuno.

Di cosa parla? Di sesso, penserete voi. E sì, parla anche di quello. Il sesso, in tutte le sue sfaccettature, è il filo rosso che lega ogni personaggio della serie e ogni storia raccontata. Non vi nasconderò la presenza di alcune scene più o meno esplicite (quindi sì, attenzione a dove e con chi lo guardate), ma niente di eccessivo, trash o fuori luogo. E poi Sex Education è molto più di questo. La serie riesce a rappresentare perfettamente il mondo complicato e mai perfetto di ogni comune adolescente, e lo fa senza mai risultare banale o esagerata. Ogni personaggio cresce puntata dopo puntata e svela continuamente allo spettatore aspetti nuovi di sé. Impossibile non innamorarsi del protagonista, l’inesperto eppure così saggio Otis, figlio di una sessuologa single e vittima di un passato che non gli permette di vivere una vita sessuale da comune sedicenne. A fare squadra con Otis e a creare con lui una sorta di “clinica di terapia sessuale” c’è la femminista Maeve, personaggio estremamente interessante, lettrice insaziabile e scrittrice brillante, amante di Virginia Woolf, coraggiosa e senza peli sulla lingua. Troviamo poi il migliore amico di Otis, Eric, divertentissimo e innamorato dell’amore (e dei bei ragazzi in generale), che nel corso della serie regalerà moltissime sorprese. Ci sono Adam, il bullo della scuola, che ha tutte le ragazze (e non solo) ai suoi piedi e invece è alla ricerca di tutt’altro, Jackson, atleta bellissimo e sempre trionfante, che sotto la maschera del campione sicuro di sé cela una storia complessa, e ancora una serie di altre personalità, mai perfette ma tutte belle a modo loro.

 

Sex Education rappresenta quel tipo di educazione di cui tutti abbiamo bisogno. È una serie fresca, genuina, spontanea. Un teen drama che cresce pian piano, episodio dopo episodio, e alla fine rivela essere molto di più. Ogni storyline nasce con una base ben solida, ogni sviluppo ha un suo perché, ogni azione fatta o decisione presa ha un obiettivo ben preciso. Niente è lasciato al caso o risulta essere affrettato o poco in linea con le tematiche di fondo. Ogni personaggio trova il suo spazio per emergere e ad ogni storia viene lasciato il giusto tempo per delinearsi. Proprio per questo motivo ogni colpo di scena finisce per essere letteralmente un “colpo” dritto al cuore.

 

Menzione d’onore ai dialoghi: anche questi costruiti a pennello, un perfetto mix tra battute e commenti ironici che fanno sorridere per davvero e discorsi complessi sempre pronunciati al momento giusto con una genuinità disarmante, che scioglie il cuore e fa innamorare.

Per i più curiosi, riporto una parte del discorso di Otis ad un suo compagno:

“Penso che tu dovresti prendere in mano la tua vita, non subirla passivamente. E’ vero, hai un membro considerevole e molta visibilità a scuola a causa di tuo padre. Queste cose non puoi cambiarle. Ma il tuo punto di vista sì. […]

Non importa cosa pensano di te a scuola. Tu sei quello che sei. Non lasciarti condizionare da nessuno.”

“Quindi tutti sbagliano e di fatto sono…un fico?”

“Sii fiero del tuo pene e di quello che sei. Queste cose fanno parte di te. Lavora su quello che hai.”

Niente da dire nemmeno sul finale. La conclusione di Sex Education non tradisce le aspettative iniziali, al contrario fa guadagnare alla serie un altro punto. Nessuna spettacolare vittoria finale, nessun lieto fine forzato: tutti i personaggi sono cambiati e hanno raggiunto una nuova consapevolezza, ma non c’è ancora niente di definitivo. Ognuno ha appena imboccato la strada verso il proprio futuro, non ci resta che vedere dove arriverà. Senza dubbio la prossima (o prossime, speriamo!) stagione riserverà nuove sorprese e tante emozioni, vi consiglio di mettervi subito in pari se ancora non ne siete fans sfegatati!

 

VOTO: 8 e mezzo

ChiaraM

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