The Good Doctor – Recensione 1×14 – “She”

Con il suo quattordicesimo episodio, “She”, The Good Doctor inizia ad avvicinarsi al finale di stagione continuando a puntare sui personaggi e al contempo introducendone uno nuovo che darà filo da torcere a tutti quelli che già conosciamo. Come spesso accade l’episodio presenta due casi medici che andranno a svilupparsi con lo scopo di far riflettere i personaggi e di conseguenza il pubblico.

Da una parte ci sono Shaun e il dottor Kalu che dovranno prendersi cura di un adolescente in piena fase di transizione nel vero senso della parola dal momento che il ragazzo ha iniziato il processo che lo porterà ad essere una ragazza. Ma quindi è ragazzo o ragazza? E’ proprio questa la domanda che si pone Shaun dal momento che non riesce a capire i sentimenti e i motivi del paziente. Mentre tutti si riferiscono a lei, Shaun continua a chiamarlo lui, ma non perché è contrario alla transizione, come la nonna del paziente, ma perché è realmente impossibilitato a comprendere la profondità del significato di questo processo. Mettere il protagonista in questa situazione è in piena linea con quanto visto fin ora perché permette non solo di approfondire il personaggio mettendolo in una situazione mai vissuta, ma soprattutto gli fa comprendere che nella vita non è tutto bianco o nero. In realtà c’è una certa evoluzione di Shaun, ma la sua comprensione è comunque limitata ed è per questo che la scena finale nella piscina è molto significativa. Shaun vuole capire profondamente il significato di certe scelte e quest’aspetto è molto interessante, perché se sfruttato nel modo giusto, potrebbe portare ad una caratterizzazione del personaggio molto più completa e approfondita di quanto si potesse pensare in precedenza.

L’altro caso medico vede coinvolti la dottoressa Browne, il dottor Melendez e il nuovo personaggio, cioè la dottoressa Reznick. Questa rappresenta una figura abbastanza tipica dei medical drama, ma di cui The Good Doctor aveva fin ora fatto a meno, cioè un medico disposto a tutto pur di far carriera. Questa figura cinica ed egoista è stata sin da subito contrapposta ad un personaggio altruista e che si fa coinvolgere dai vicino dai pazienti come Claire il che ha permesso, non solo di continuare ad approfondire un personaggio sempre più interessante come la dottoressa Browne, ma soprattutto di esaltare maggiormente un personaggio che ad una prima occhiata sembra odioso e fuori luogo, ma che in realtà è più che mai necessario per dare una scossa allo show che ormai è quasi arrivato al termine della sua prima stagione. The Good Doctor continua, quindi, il suo percorso estremamente positivo grazie ad una scrittura capace di trovare sempre situazioni diverse per avvicinare il pubblico ai personaggi il che permette di legarsi sempre di più ad una serie che non smette di stupire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.