Stranger Things: Recensione 3×08 – The Battle of Starcourt

Ricapitolando

Con uno sforzo sovraumano Eleven riesce a togliere dalla propria gamba il parassita del Sottosopra, ma da questo momento non sarà più in grado di utilizzare i suoi poteri. A questo punto Joyce e Hopper, accompagnati da Murray, arrivano al Mall. Una volta condivise le informazioni, il gruppo elabora un piano: mentre gli adulti si infiltreranno nella base sovietica, Dustin e il suo gruppo si recheranno sulla collina (dove era stata posta la parabola costruita dal ragazzo in modo da tenersi in contatto con Suzie) per comunicare a distanza con Murray. Il gruppo restante rimane nel Mall dove viene però presto raggiunto dal Mind Flyer: i ragazzi non possono scappare, perché fuori Billy li aspetta.

Cercando di scappare Mike, Max e Eleven rimangono isolati dal resto del gruppo, che prima viene salvato da Steve e Robin e che poi si allontana in auto mentre viene inseguito dal Mostro. Contemporaneamente, Hopper, Joyce e Murray riescono ad infiltrarsi nella base sovietica e, grazie alle conoscenze di Suzie, la ragazza di Dustin che viene contattata a distanza, ottengono le chiavi per l’autodistruzione della macchina che ha aperto il sottosopra; quando tutto sembra mettersi per il meglio, però, compare il Terminator russo. Dopo un duro scontro Hop ha la meglio. Eleven viene catturata da Billy che la porta davanti al Mind Flayer, ma i ragazzi, ritornati allo Starcourt, iniziano a colpire il Mostro con i fuochi d’artificio quanto basta per distrarlo. La ragazza riesce a risvegliare Billy dalla possessione del Mind Flyer raccontando al ragazzo i ricordi felici riguardo alla madre: a questo punto, Billy si sacrifica per permettere a El di scappare. Joyce seppur disperata è costretta a girare la chiave di autodistruzione, gesto che costa la vita di Hopper: a questo punto è finita, il Mind Flyer muore e il governo americano insabbia tutto.

Passano i mesi; Joyce e la sua famiglia- di cui ora fa parte anche Eleven, per ora rimasta senza poteri- con il rammarico degli amici, si trasferiscono lontano da Hawkins.

Nella scena dopo i titoli di coda, assistiamo ad una sequenza ambientata in Kamchatka: due guardie sovietiche mandano un prigioniero in una cella dove viene divorato da un Demogorgone, mentre un fantomatico americano viene risparmiato.

 

Frasi migliori

Dustin: “Turn around Look at what you see…”

Hopper: “If you don’t mind, for the sake of your poor old dad, keep the door open three inches.”

Jonathan: “As a wise man once said, we’ve got shared trauma. So what’s a little more, right? What’s a little more?”

Commento

Ci troviamo di fronte ad un finale di stagione che non delude le aspettative, ma che al contrario si rivela entusiasmante e perfettamente in linea con i precedenti episodi: la maggior parte delle storyline trovano il proprio compimento, ma al contempo vengono lasciati dei dubbi irrisolti che preludono alla futura e certa quarta stagione. I momenti emozionanti e ricchi di pathos non perdono mai il mordente e tengono costantemente in tensione lo spettatore. Azione, humor, buoni sentimenti… Stranger Things qui raggiunge l’apice per quanto riguarda gli elementi che lo hanno da sempre caratterizzato; a completare il tutto poi una colonna sonora riconoscibile e già iconica, scene d’azione ben girate e nelle quali possiamo contemplare una cgi convincente e ben sopra la media degli altri show televisivi. Il finale di stagione potrebbe essere definito coraggioso: questa volta non abbiamo il classico happy ending; l’epilogo finale si dimostra sorprendente tragico e apre scenari inesplorati. La morte di Hopper ha probabilmente spezzato il cuore di tutti i fan dello show, e siamo sicuri che anche tra i più cresciuti sono state versate lacrime di commozione per la dolce e straziante lettera lasciata da quest’ultimo alla figlia Eleven.

Durante questi otto episodi notiamo come la serie cresca così come i suoi protagonisti: spesso i toni si fanno seri e drammatici. La terza stagione dello show ha dimostrato che una serie può maturare e al contempo non perdere la propria linfa vitale e si colloca senza alcun dubbio tra le migliori serie dell’estate.

Scene Migliori

Le scene da annoverare in questa lista sarebbero così tante che elencarle tutte potrebbe diventare piuttosto tedioso; ma non possiamo fare a meno di citare quella che è diventata a detta di tutti l’emblema di questa stagione. Chi non si è emozionato e divertito ad ascoltare l’inedito duetto di Dustin e della sua adorabile ragazza Suzie sulle note di Never Ending Story o mente a sé stesso o possiede un cuore di ghiaccio. I Brividi. Una scena bella e davvero unica nel suo genere.

La scena che poi colpisce maggiormente, oltre a quella della morte di Hopper, è senza dubbio la parte finale, ambientata tre mesi dopo i fatti della battaglia di Starcourt: Mentre vediamo la famiglia Bayers salutare gli amici e lasciare Hawkins vediamo Eleven leggere la lettera del padre, con il voice over di David Harbor: è qui che tutta la tensione e l’adrenalina culminano in un oceano di emozioni contrastanti.

Vi riportiamo qui un estratto della famosa lettera

“(…) So you know what? Keep on growing up kid. Don’t let me stop you. Make mistakes, learn from ‘em. When life hurts you, because it will, remember the hurt. The hurt is good. It means you’re out of that cave. But, please, if you don’t mind, for the sake of your poor old dad, keep the door open three inches.”

E ora?

Finito un capitolo se ne apre subito un altro. I fan possono stare certi Stranger Things avrà una prosecuzione, anche se non è chiaro se la prossima stagione sarà l’ultima o dovremo aspettarci un’eventuale quinta stagione. Quel che è quasi certo è che i nostri protagonisti vivranno avventure anche fuori dalla cittadina di Hawkins: questo potrà dare spazio all’esplorazione di terreni sconosciuti e permetterà di sperimentare risvolti di trama inediti. Sappiamo poi, data anche la scena post credit della 3×08, che il pericolo costituito dai sovietici continuerà a rappresentare una grande minaccia per i nostri protagonisti.

Eleven riacquisterà i poteri? Che ne sarà della famiglia Bayers? E soprattutto chi è l’americano della base in Kamchatka? Si tratterà di Hopper, come molti danno per scontato, del professor Brenner, o di un personaggio inedito? Noi non vediamo l’ora di scoprirlo!

Benedetta Vanotti

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