The Walking Dead – 7×09 – Rock in the Road riempie di aspettative

In collaborazione con blogames.it

Dopo quasi due mesi di stop, la settima stagione di The Walking Dead, una delle serie televisive più apprezzate del momento – e di sempre, verrebbe da dire – è finalmente tornata sui nostri schermi, regalando a noi di blogames.it e a tutti gli spettatori affezionati un esordio assolutamente gradito, che segue la cadenza equilibrata che caratterizza lo stile della serie ma che è in grado di regalare momenti di assoluto coinvolgimento emotivo.

Lo scorso dicembre The Walking Dead ci aveva abbandonato in un momento cruciale: Darly era finalmente tornato al sicuro dopo il lungo periodo di prigionia passato sotto l’asservimento dei Salvatori. E il suo ritorno era stata la chiave per innescare un cambio di rotta nell’atteggiamento di Rick, sempre più remissivo nei confronti di Negan, ancora terrorizzato dalle circostanze. Dopo un abbraccio quasi disperato e la consegna di una pistola, da parte del solo fratello Dixon rimasto, nelle mani del leader di Alexandria assistiamo ad un cambio di rotta repentino che coinvolge tutto il gruppo.
Basta essere sottomessi, basta soffrire e limitarsi a sopravvivere a stento, basta morire. Il momento di prendere in mano la situazione è giunto, secondo Rick, e radunare più persone possibili per l’imminente guerra sembra diventare prioritario.

Si ricomincia

Così ci eravamo lasciati, e così ci ritroviamo in questa seconda parte di stagione. Rick e i suoi cercano dapprima un aiuto in Gregory, leader di Hilltop, il quale tuttavia rifiuta: la paura è troppo grande, l’egoismo ancora maggiore. Ma non tutti a Hilltop sono come Gregory, e Jesus ne è l’esempio vivente; ma come lui, molti altri decidono di non rimanere con le mani in mano, offrendo il proprio aiuto a Rick. Non sono pronti, non sono armati. Ma sono disposti ad imparare e questo sembra essere abbastanza per tutti quelli che, consapevoli di essere ormai ridotti allo stremo, sono disposti a seguire il gruppo di Alexandria – a seguire Maggie, in particolare – per riprendere in mano le proprie vite.
Ed è lo stesso Jesus, ormai parte integrante della ribellione, ad intercedere questa volta. Se grazie a lui eravamo venuti a conoscenza di Hilltop, ora è sempre tramite le sue parole che un nuovo gruppo viene presentato ai protagonisti: si tratta del Regno, gestito da Re Ezekiel, che noi telespettatori avevamo già imparato a conoscere grazie a Carol e Morgan, ancora di stanza nel territorio alleato.

Tuttavia, alleato lo sarà solamente in parte: il tentativo di Rick di convincere il Re, accompagnato dalla sua maestosa tigre, a unirsi alla rivolta sarà vano. Consapevole di non poter mettere a rischio tutti coloro che contano su di lui, e forte di una alleanza che sembra svolgersi ancora in maniera pacifica con i Salvatori, Re Ezekiel rifiuta la proposta di Rick, nonostante molti dei suoi collaboratori più fidati accolgano positivamente l’iniziativa, stanchi dei soprusi e di rafforzare, tramite il loro lavoro, il gruppo nemico che sembra essere sempre più numeroso e crudele.

Speranza o non speranza?

Molti i rifiuti quindi, ma molta è ancora la speranza; l’incontro con Morgan, che ormai risiede nel Regno, ha permesso a Rick di sincerarsi anche delle condizioni di Carol, ancora decisa a vivere da eremita e a ripudiare qualsiasi forma di lotta. E la speranza si concretizza anche nel gesto di Ezekiel che, pur rifiutandosi di agire in maniera diretta e prendere parte alla guerra, offre asilo a Darly, ricercato dai Salvatori: se pur riluttante il personaggio interpretato da Norman Reedus sceglie di rimanere, convinto da Rick che sia l’unico modo per essere al sicuro e, soprattutto, tentare di convincere il Re a unirsi alla loro causa.

Due tentativi di ricerca di alleati e due rifiuti categorici: che sia la fine di ogni speranza di rivalsa? Così sembra, ma niente è certo nel mondo di The Walking Dead, dove finalmente fanno di nuovo la loro comparsa i Vaganti: un’orda si staglia sulla strada percorsa dal gruppo sul cammino per il ritorno a casa, ma sulla stessa strada si staglia anche una nuova possibilità: una serie di esplosivi, posizionati sulla via dai Salvatori per allontanare l’orda, sembrano apparire in maniera provvidenziale, configurandosi come la scintilla che riaccende nuovamente la speranza, calpestata da tutti coloro cui Rick Grimes e i suoi avevano chiesto aiuto.

L’ultima parte dell’episodio, preceduta dal recupero degli esplosivi e da una divisione del gruppo, vede i protagonisti rientrare ad Alexandria, dove – mentre i Salvatori perquisiscono il posto in cerca di Darly – si rendono conto della scomparsa di Padre Gabriel (che a inizio episodio avevamo visto allontanarsi in auto, accompagnato da una figura incappucciata) e delle poche provviste ancora disponibili. Tra chi grida alla vigliaccheria e chi invece cerca di capire il motivo di tale gesto, un indizio permette a Rick di capire dove l’uomo sia andato: quello che ora bisogna comprendere è il perché. Il gruppo parte quindi in direzione della barca, l’ultimo luogo in cui Rick e Aaron avevano trovato delle provviste, per trovarsi di fronte a una scena inattesa. Un gruppo numeroso di uomini e donne, quasi tutti vestiti con colori scuri e con il volto coperto, li accerchia, puntandogli contro pistole e fucili. E invece di avere timore, l’inquadratura finale si concentra con uno zoom sul volto di Rick, che invece si lascia andare ad un sorriso.

E in questo sorriso si concretizza la speranza che ha caratterizzato l’intero episodio; non importa essere in pericolo di vita – di nuovo –, quello che importa è che ci sia qualcuno di armato, qualcuno di addestrato che potrebbe, come non potrebbe, diventare un nuovo alleato contro la dittatura instaurata dai Salvatori e da Negan.
L’episodio quindi procede in questa direzione, alla ricerca di qualche alleato contro un nemico comune. Ormai, lo vediamo, gli zombie rappresentano una piccola parte della serie televisiva, in cui all’inizio i vaganti erano il nemico principale. Ora, ma in verità da qualche stagione, il vero nemico è rappresentato dall’uomo, da qualcuno che vuole ricreare un nuovo mondo sottomettendo i suoi stessi simili.

Per Rick e il suo gruppo questo è il momento di rimettersi in piedi dopo i tanti soprusi, dopo aver assistito alla morte di amici cari – l’ombra dell’uccisione di Glenn e Abraham appare ancora dolorosa – in un momento in cui sembrava che le cose stessero andando nel verso giusto.
Non si tratta più di sopravvivenza quanto piuttosto di riscatto: ribellarsi, e far capire a Negan, come è già stato in passato, che lui e i suoi Salvatori “hanno fatto incazzare le persone sbagliate”.

Scritto da Marzia Meddi

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