The Handmaid’s Tale: recensione e riassunto episodio 3×05 – Unknown Caller

La terza stagione prosegue ma non conquista. Per questo quinto episodio era stato annunciato un colpo di scena e ci aspettavamo decisamente qualcosa in più.

 

ATTENZIONE: SPOILER

 

Invece la grande attesa ha portato ad un semplice cambio di idea da parte di Serena. Abbiamo già imparato infatti a non fidarci di lei, poiché presenta una psiche piuttosto labile, ma ci aspettavamo un colpo di testa più audace che una semplice dichiarazione, davanti alle telecamere, di voler riavere indietro la figlia.

June non si capisce bene cosa stia facendo. Da un lato pare che la lotta alla Resistenza si sia completamente arrestata, dall’altro sembra che invece di occuparsi di riprendersi Hanna si sia messa a giocare con la famiglia del Comandante Lawrence facendo riavvicinare i due sposini.

La mossa da parte di Serena cambia le carte in tavola ed ora l’ago della bilancia pende nuovamente per i Waterford. June ha pensato male di poterli portare dalla sua parte con qualche sguardo ammiccante e dimostrandosi una dolce amica.

A questo punto non ci resta che aspettare la risposta da parte del Canada. Reagiranno dimostrandosi buoni nei confronti di una famiglia a cui è stata “rubata la propria bambina”, o manterranno il pugno duro pronti a lottare contro la dittatura di Gilead?

 

E voi cosa ne pensate di questo quinto episodio? Fateci sapere nei commenti.

 

Giulia Guglielmi Maes

Riassunto The Handmaid’s Tale 3×05 – Unknown Caller

 

June chiede al Comandante Lawrence se suo marito Luke è al sicuro con sua figlia Nichole in Canada, poiché i massimi vertici di Gilead ora sanno dove abitano.

Lui risponde: «Siamo tutti in pericolo».

 

Serena partecipa, tramite invito di Fred, ad una riunione tra i massimi vertici di Gilead, dove chiede di sua figlia Nichole e dell’uomo che la sta crescendo. Loro rispondono che faranno di tutto per riportarla a casa. Fred in privato chiede spiegazioni: era stata una scelta di Serena quella di mandare la figlia via con June in Canada, ma ora sembra averci ripensato.

Fred e Serena si presentano a casa del Comandante e chiedono a June di intercedere per loro chiamando Luke, in modo da fargli vedere per l’ultima volta la loro bambina.

June accetta di chiamare suo marito, ha solo 2 minuti per spiegare la situazione e chiede di portare l’indomani la bambina all’aeroporto. Lui accetta, ma solo per incontrare Serena. Non Fred.

Serena viene accolta in Canada e deve cambiare i vestiti poiché non passerebbe inosservata con quelli di Gilead. Incontra la bambina e dopo attimi di titubanza da parte di Luke, lui le concede di prendere in braccio la bambina. L’uomo le ricorda che la bambina crescerà sapendo di quanto è stata coraggiosa sua madre (June) che ha rischiato la vita per salvarla. Serena controbatte dicendo che sono state entrambe coraggiose e chiede di lasciare un dono per la bambina.

Serena lascia a Luke un messaggio dentro una busta da parte di June, dentro quella busta c’è una cassetta che racconta la storia di Nichole e di come sia nata: non da Mr. Waterford, ma da Nick.

 

Tornando indietro Serena è tentata di rimanere con sua figlia, ma prende l’aereo e torna a Gilead, dove ad attenderla c’è il marito. Intanto però scopre che l’uomo che l’aveva accolta le ha messo un cellulare nella sua borsa nel caso avesse bisogno di aiuto.

L’indomani June viene inaspettatamente prelevata dal minimarket, dove le Handmaids sono solite fare la spesa, e portata da Aunt Lydia che le fa cambiare d’abito. Indossa sempre un abito rosso, ma di una qualità e uno style migliore.

Viene poi condotta in una specie di camera di registrazione dove l’ambientazione è quella della casa Waterford e seduti su un divano ci sono Fred e Serena che, davanti alle telecamere, fanno un accorato appello al Canada per avere indietro la bambina.

 

June è stata presa in giro, ora Serena vuole riprendersi sua figlia.

 

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