The Handmaid’s Tale 3 – Anticipazioni della terza stagione

«Wake up America, morning is over…»

The Handmaid’s Tale: manca poco alla terza stagione.

 

«Praise be»è ora di tornare a Gilead per l’atteso ritorno della distopica serie tv di Hulu “The Handmaid’s Tale” (previsto per il 5 giugno 2019). Influenzato dal romanzo omonimo di Margaret Atwood, la terza stagione dello show si avvicina rapidamente, con la resistenza alla Repubblica che è all’ordine del giorno. Come June (Elisabeth Moss) dice con determinazione nel trailer del teaser, «Wake up America, morning is over…»

Prima dell’uscita imminente, diamo un’occhiata ad alcuni dei punti della trama che sappiamo essere confermati:

Se vuoi che la terza uscita rimanga un mistero completo, distogli lo sguardo ora – SPOILER.

Partiamo con un piccolo ripasso su come sono state lasciate le cose alla fine della seconda stagione.

Sebbene gran parte della storia sembrasse essere costruita attorno ad Offred, ovvero June, e la sua fuga da Gilead verso il Canada, quando le è stata offerta la possibilità nel finale, ha deciso di tornare indietro per cercare sua figlia Hannah (Jordana Blake), consegnando la sua neonata Nicole ad una compagna e amica, la serva Emily (Alexis Bledel).

Poco prima della fuga, Aunt Lydia (Ann Dowd) era stata attaccata con un coltello da Emily e il suo destino nella terza stagione non è ancora stato chiarito – anche se sappiamo che tornerà, come è stato mostrato nel trailer e confermato dallo showrunner Bruce Miller, che ha detto: «Aunt Lydia non muore, ma “cambia” per via a questo evento».

Per quanto riguarda June? Sebbene si possa presumere che sia diretta alle colonie, per via della defunta ancella, sembra che stia combattendo bene nella terza stagione.

 

Torniamo a Gilead.

 

Il produttore esecutivo Warren Littlefield ha dichiarato ad USA Today che il primo episodio vedrà June tornare a Gilead, riprendendo i dieci minuti dopo il finale della seconda stagione.

«Riprenderemo anche Serena Joy (Yvonne Strahovski), dov’è e cosa le succede con la consapevolezza che Nicole, che considerava sua figlia, è partita per il Canada, ma non con June» –  ha detto, proseguendo – «E questo avrà delle conseguenze di vasta portata, Nicole diventerà una multinazionale. Tutti vogliono Nicole e la domanda è: chi presiederà al di sopra di questo movimento legalmente e moralmente?».

 

Nell’ultimo trailer, June e Serena sembrano lavorare insieme e si godono insieme del fumo a bordo piscina. Hanno già collaborato durante gli episodi finali della seconda stagione, con Serena che ha dato a June la sua benedizione per liberare Nicole dalla Repubblica.

Nel trailer, quando June dice «Avrò bisogno di alleati», la telecamera si interrompe di colpo e si vede Serena che esce da un jet privato (in Canada?). Frammenti successivi suggeriscono che Serena userà il suo status sociale come moglie del comandante Waterford (Joseph Fiennes) per aiutare la resistenza dall’interno.

Un altro personaggio che compare quando June dice di aver bisogno di alleati è Nick (Max Minghella), il suo amante e padre di Nicole, che sembra essere riuscito a mantenere una relazione con lei nonostante i tempi difficili.

 

Aunt Lydia? Come detto prima, torna Aunt Lydia, anche se non è il personaggio che abbiamo odiato nelle ultime due stagioni. L’accoltellamento è un campanello d’allarme per lei e si rende conto che c’è qualcosa di sbagliato nella Repubblica. O questo, oppure i creatori stanno bluffando e in effetti è morta a causa dell’attacco di Emily e le immagini che compaiono con Aunt Lydia non sono altro che flashback sul suo passato.

«Molti nostri fan hanno chiesto questo per un po’, e siamo davvero felici che a metà della stagione condivideremo parte della storia di Aunt Lydia» ha spiegato Littlefield – «e iniziamo a capire chi era prima che indossasse quell’abito orribile marrone».

Infatti, il suo background è rimasto un mistero fino a questo punto, quindi sarà interessante vedere come il personaggio – che fluttua tra il sociopatico e il materno – sia diventato così conflittuale.

Chi altro aiuterà June?

 

La fuga di Nicole fu uno sforzo di gruppo, un’impresa che June non avrebbe potuto realizzare senza l’aiuto di Nick, Serena e, con nostra sorpresa, Rita. Fino a quel momento, Rita era uno dei personaggi più sfuggenti dello show e con i suoi sforzi per liberare June e la sua neonata, siamo ansiosi di vedere come reagisce al ritorno della donna.

Una clip nel trailer sembra suggerire che ancora una volta offrirà una mano, visto che June indossa un completo di Martha. Oppure June ha rubato un suo abito? Ad ogni modo, sappiamo che l’attrice che interpreta Rita, Amanda Brugel, tornerà per la terza stagione.

 

Come il misterioso comandante Lawrence di Bradley Whitford, che è stato determinante nell’aiutare Emily a fuggire e molto probabilmente avrà un ruolo importante nella resistenza, forse June “lavorerà” alle sue dipendenze, in quanto sempre nella clip lui le chiede se sa lavorare duramente.

In un’intervista con THR, Miller ha confermato che dovremmo aspettarci di vedere di più dal personaggio aggiungendo: «Abbiamo sempre avuto piani per costruire quel personaggio».

Dovremmo anche aspettarci di vederlo continuare i suoi sforzi con la Resistenza, Miller ha rivelato che il comandante Lawrence è mosso dal senso di colpa per aver aiutato a orchestrare il sistema della Repubblica.

È un personaggio che è stato modellato su alcuni degli accademici in Germania (durante la seconda guerra mondiale), che avevano elaborato molti piani e fatto calcoli, e inventato le teorie e il tipo di politica razziale nazista, che hanno sfociato nella guerra e nell’olocausto.

Lawrence, si sente come un architetto di un sistema che ha spezzato sua moglie e questo lo fa sentire male.

Questi potenti alleati sono a disposizione per aiutare la Resistenza a infiltrarsi nel regime misogino.

 

Littlefield ha inoltre aggiunto che ci sono ancora altri personaggi oscuri ai livelli più alti della società che arriveranno nei prossimi episodi. «Ci sono giocatori più alti e Fred Waterford non è il pesce più grande in quello stagno» – ha detto Littlefield – «È un po’di Gilead con gli steroidi». Temiamo di pensare a quale tipo di presenza malvagia farà apparire Fred Waterford come il piccolo pesce.

Speranza all’orizzonte.

 

Tra tutti i disordini, le sofferenze e i combattimenti che stiamo vedendo, i creatori suggeriscono che ci sono speranze in serbo per i nostri personaggi principali e il risultato non è scoraggiante come le ultime due stagioni.

«Penso che ci siano molti più segni di speranza nella battaglia che sentiremo e sperimenteremo nella terza stagione… contro alcune travolgenti probabilità, c’è uno scopo e una luce in quel tunnel» – ha spiegato Littlefield.

 

Che tipo di luce sarebbe se June finisse a condurre il suo esercito di ancelle?

In un punto della trama suggerito alla fine del trailer, Offred viene mostrata mentre guarda oltre la folla di fronte a una gigantesca croce che era il Monumento di Washington.

Questo potrebbe essere un falso, ovviamente, soprattutto perché le foto delle scene mostrano Offred in ginocchio con la bocca coperta accanto al comandante Waterford e Serena sui gradini del Lincoln Memorial. Forse questo scatto fa parte di una scena più lunga in cui June affronta la punizione per le sue azioni.

 

A parte il potenziale di un esercito guidato da June, c’è speranza sotto forma di libertà per Nicole ed Emily. Come rivela il trailer, Emily arriva in sicurezza in Canada con la figlia di June, che in seguito vedremo tra le braccia del marito di June, Luke (OT Fagbenle), a una manifestazione politica.

«Quello che stiamo vedendo è che parte della filosofia e delle tensioni di Gilead stanno addirittura sfociando in Canada»rivela Littlefield – «e Moira (Samira Wiley) e Luke che lanciano la loro stessa lotta contro quell’ideologia diventa una parte davvero importante della nostra storia».

 

«Blessed be the fight, indeed!». 

 

Giulia Guglielmi Maes

FONTE: DIGITAL SPY

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