Shadow and Bone – Recensione ep. 3 La creazione al cuore del mondo

trama

Alina inizia ad adattarsi alla vita del Piccolo Palazzo: l’addestramento procede con alti e bassi ma la ragazza sembra inserirsi nell’ambiente di corte. Alina sembra inoltre accettare che i ricordi insieme a Mal siano ormai parte del suo passato, tuttavia rimangono una parte importante dell’episodio. Kaz, Inej e Jesper si preparano invece ad attraversare la Faglia, il loro contatto infatti è riuscito più volte nell’impresa. Una volta giunti a destinazione dovranno trovare un modo per introdursi nel Palazzo.

la recensione

Il tema razziale si ripropone nuovamente in questo episodio; Alina infatti è una mezzosangue perciò alcuni Grisha la odiano mentre i civili la considerano una strega.  La ragazza quindi è oggetto di odio ma allo stesso tempo di venerazione in quanto considerata a tutti gli effetti una santa. Probabilmente questi eccessi non aiutano Alina ad accettare il suo nuovo ruolo, difficoltà che sembra essere superata nel corso dell’episodio. La protagonista decide infatti di impegnarsi nell’addestramento per compiere il suo dovere, l’obiettivo tuttavia è tornare al più presto alla vita antecedente.

Alina si adatta quindi in modo apparente alla vita di palazzo e si convince ingenuamente di poter tornare alla vita di prima. La convinzione della ragazza stupisce lo spettatore, il quale sebbene simpatizzando con la ragazza rimane perplesso. Alina infatti assume un atteggiamento che non è molto razionale: come tornare ad una vita normale quando sei oggetto di odio e venerazione? Allo stesso tempo è chiaro che il rapporto con il Generale diventerà più di una semplice amicizia. Le sue azioni quindi sembrano dettate in parte dalla nostalgia e allo stesso tempo dal desiderio di essere accettata dai Grisha.

Kaz, Inej e Jesper si preparano invece per l’imminente partenza. Durante la narrazione scopriamo l’esistenza di un particolare tipo di Grisha: gli Spaccacuori. La narrazione in questo caso risulta poco chiara; non si capisce quale siano le loro capacità perché la loro presenza è accennata. Probabilmente un maggiore approfondimento avrebbe reso la trama più chiara. La parte infatti che riguarda i Corvi risulta a tratti dispersiva e caotica.

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