Alabama Monroe – Una storia d’amore. (Felix Van Groeningen)(2012)
Il primo consiglio della rubrica è un lungometraggio di Felix Van Groeningen, la pellicola in questione è stata candidata al premio oscar come Miglior Film Straniero e adesso vi diremo perché scoprire questa perla chiamata“Alabama Monroe – Una Storia D’amore”.
Una pellicola intima con una sceneggiatura che racchiude i pensieri del cineasta belga su religione e avanzamento in ambito sanitario, oltretutto le interpretazioni dei due protagonisti sono a dir poco magistrali; sarebbe un peccato perdersi una visione della storia d’amore tra due personaggi molto carismatici che hanno tanto da dire.
The Lobster (Yorgos Lanthimos)(2015)
Il secondo consiglio tratta di una pellicola completamente diversa dalla precedente, la trama è un po’ più complessa. In una società distopica l’amore è un obbligo, un essere umano deve avere una relazione con un altro partner di qualsiasi sesso ma se questo non dovesse accadere, la persona dovrà obbligatoriamente sottoporsi a una trasformazione animale. L’incipit del lungometraggio è originale e intrigante approfondisce il concetto di follia umana, il montaggio è molto lento, la fotografia coinvolge lo spettatore fin da subito in un mondo alienato dalle proprie regole. La regia non offre particolari guizzi ma grazie a una sceneggiatura davvero interessante e ricca di spunti di riflessioni, la pellicola raggiunge un alto livello di tematiche ed è per questo, anche solo per l’incipit di partenza dovrebbe meritare almeno una visione.
Pulp Fiction (Quentin Tarantino)(1994)
Nei predenti consigli della rubrica vi abbiamo parlati di due ottimi film, in questo caso però trattiamo di un Capolavoro della storia del cinema. Pulp Fiction,ogni persona dovrebbe vederlo almeno una volta, è un noire in grado ammaliare grazie ad ogni dialogo espresso dai personaggi. La trama riprende i cliché del cinema rimescolando i ruoli, la sceneggiatura in questo caso vuole descrivere una società americana invasa dal razzismo, dalla violenza e dalla droga. La messa in scena è incredibile, ogni inquadratura, ogni movimento di macchina è studiato nei minimi dettagli grazie a un’abilità davvero notevole della macchina da presa; il montaggio e la fotografia sono a livelli altissimi. Dopo Pulp Fiction Quentin Tarantino è entrato a far parte dei migliori registi americani in circolazione.