Recensione The Walking Dead 9×13: Punto di sbarramento

Sapete cosa succede quando i Sussurratori vengono attaccati dai vaganti? Niente. Non si difendono, indossano le maschere e si mischiano a loro. Sapete cosa succede quando un Sussurratore viene aggredito dai vaganti? Niente. Nesssuno interviene per difenderlo. Sapete cosa succede quando un Sussurratore viene morso da un vagante? Niente. Viene lasciato libero di trasformarsi e di unirsi alla comunità dei Sussurratori.

Questi elementi sono fondamentali per inquadrare ulteriormente la nuova comunità che i nostri stanno per affrontare. Abbiamo anche appreso, dalle parole di Lydia, che il loro asso nella manica per quanto riguarda la sicurezza è Beta anche se poi, in casi straordinari, possono ricorrere a una grossa mandria di “guardiani” (vaganti che vengono utilizzati evidentemente per proteggere la comunità e all’occorrenza per attaccare altri gruppi).

Beta
@AMC

Mentre il Regno lavora agli ultimi preparativi per la Fiera dove convergeranno le rappresentanze di tutte le altre comunità per vendere, comprare o scambiare merce i Sussurratori si mostrano come la comunità più nichilista e individualista mai incontrata.

Carol e Nabila
@AMC

In questo tredicesimo episodio conosciamo anche una nuova comunità, quella degli Highwaymen guidati da Ozzy. Briganti che vorrebbero vivere alle spalle del Regno depredandolo delle, già poche, risorse in suo possesso. In linea di massima una piccola comunità come questa, capace comunque di fare grandi danni se sottovalutata, sarebbe stata sterminata in un attimo. Non c’era nulla di cui discutere o su cui confrontarsi, sarebbero stati eliminati perché rappresentavano un pericolo.

Eppure Carol, la regina, sceglie un approccio differente. Cerca di dare loro una possibilità di riscatto offrendogli un lavoro (mantenere sicure le strade intorno al Regno) in cambio dell’accesso alla Fiera. Una scelta molto ardita, su cui magari molti spettatori non saranno d’accordo, eppure necessaria.

Il Regno, Hilltop, Alexandria sono la vita, la speranza, sono la spinta a cambiare e a evolversi per ricostruire la civiltà.

Magma
@AMC

Distruggere e uccidere tutto ciò che si incontra di nuovo e sconosciuto lungo il cammino sarebbe un crimine grave, commesso contro tutta l’umanità. Il mondo fuori dalle mura è duro, selvaggio e ognuno, per poter sopravvivere, deve essere disposto a qualsiasi cosa. Ma non è detto che quel lato duro e violento non si possa stemperare una volta giunti al sicuro. Il gruppo di Magna ce lo ricorda episodio dopo episodio mostrandoci dei comprimari che crescono fino a contendersi la scena con i personaggi storici della serie. Come Connie con Daryl.

Ozzy e i briganti
@AMC

Eppure sappiamo che nel mondo di TWD fidarsi spesso è sbagliato e che i colpi più violenti e mortali vengono dati proprio da quelle persone a cui tendiamo una mano. Per questo motivo Michonne non vuole più accogliere nessuno dentro le mura di Alexandria. E’ successo qualcosa in quei sei anni che le ha lasciato profonde cicatrici sul corpo e nel cuore e che la spingono a rifiutare a priori l’accoglienza a chiuque.

Earl e Tammy Rose
@AMC

Le cicatrici di Michonne e Daryl sono un promemoria di cui forse nel prossimo episodio (intitolato proprio “Scars”, “Cicatrici”) sapremo qualcosa in più.

La nona stagione di The Walking Dead, la serie AMC basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman, composta da 16 episodi, sta volgendo al termine. Siamo sicuri che gli episodi di fine stagione sconvolgeranno la serie profondamente.

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