Recensione The Walking Dead 8×12: La chiave

Dopo otto stagioni abbiamo capito che sopravvivere nel mondo di The Walking Dead non è semplice. Se da un lato i vaganti possono sembrare l’elemento più pericoloso, ci siamo accorti, già dai tempi della fattoria di Hersel, che è l’essere umano a rappresentare la minaccia principale.

Rick Grimes
@AMC

In principio Rick era convinto che la sopravvivenza in questo mondo apocalittico si potesse garantire soltanto con l’isolamento. Con il tempo però ha compreso la ricchezza e il valore di vivere in una comunità, e che più il gruppo di cui si fa parte è grande e maggiori sono le possibilità di rimanere vivi.

Tutte le necessità possono trovare infatti più facile risoluzione in un gruppo: dalla semplice difesa agli aiuti medici, dalla ricerca delle provviste all’esplorazione di nuovi territori.

La comunità è l’ancora di salvezza che fa la differenza.

La dodicesima puntata dell’ottava stagione affronta questo tema mostrandoci tutte le diverse sfaccettature sull’argomento.

Il gruppo di Rick, puntata dopo puntata, sta facendo i conti con l’eredità morale di Carl.

Michonne
@AMC

Per andare avanti, per avere un futuro, bisogna fare scelte differenti anche se possono sembrare sbagliate o avventate. “Carl è morto ma adesso la comunità di Hilltop ha un medico” ricorda Michonne. Non ci sarà nessun futuro se dopo aver sconfitto i Salvatori i nostri non avranno messo le basi per qualcosa di nuovo.

Sopravvivere non dipende quindi più, unicamente, dalla capacità di saper uccidere, bisogna esser capaci di fare scelte difficili e coraggiose. Bisogna avere fiducia nelle persone.

Simon e Dwight

La comunità di Negan si sfalda gradualmente a causa dei tanti complotti che si sviluppano alle sue spalle. Quasi sicuramente prima di chiudere i conti con Rick il leader dei Salvatori dovrà sistemare le cose al suo interno. Il tradimento di Simon brucia come Lucille.

Come sempre Dwight si muove in modo molto cauto, osservando l’evolversi della situazione e lavorando trasversalmente alla caduta di Negan.

Georgie
@AMC

In questo episodio facciamo la conoscenza dei membri di una nuova comunità che sembra più sviluppata e consapevole di tutte le altre che abbiamo incontrato in questi anni. A differenza delle altre pongono la fiducia, la conoscenza e l’autodeterminazione al centro del loro essere.

La condivisione diventa quindi la chiave per il futuro.

Georgie sembra incarnare pienamente le aspirazioni che animavano il giovane Carl nell’ultimo periodo della sua vita.

La guerra in atto tra Negan e Rick ci permette di scavare nell’animo umano e di riflettere su quanto le nostre aspirazioni e le nostre sicurezze possano essere fragili e spesso sbagliate.

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