Recensione The Walking Dead 8×016: Ira

Il lungo arco narrativo dedicato alla guerra tra Negan e Rick, che non a caso è stato chiamato “Guerra Totale”, ci ha raccontato di speranza, fede, perdono e passione e si è concluso con questo sedicesimo episodio dell’ottava stagione.

The Walking Dead ancora una volta si conferma essere una serie che si interroga sulle debolezze dell’essere umano, sulle sue capacità di adattamento e sopravvivenza.

Michonne | TWD
@AMC

Sono le donne di Oceanside, ma soprattutto Eugene, a diventare protagonisti fondamentali di questo scontro finale determinandone le sorti grazie a un ritrovato coraggio e senso di responsabilità.

Vi ricorderete che la prima puntata di questa stagione è iniziato con l’incontro tra CarlSiddiq.

Un incontro destinato a segnare non solo la vita dei due ma il destino del conflitto in atto.

Possa la mia misericordia prevalere sulla mia ira.

Sopravvivere è fondamentale, ma se lo si fa perdendo la propria umanità, la propria capacità di amare, di sognare e di sperare allora si è solo dei morti che camminano.

Per arrivare a questa conclusione Rick è dovuto andare fino all’inferno e tornare indietro.

Un viaggio che purtroppo per Morgan ancora non è terminato.

Rick | TWD
@AMC

L’ottava stagione chiude un lungo arco narrativo dedicato alla sopravvivenza (pura e semplice) e ne apre uno nuovo, tutto da raccontare e da scoprire, dedicato alla ricostruzione politica, etica e sociale del mondo.

Se metà di questa puntata è dedicata quindi a chiudere tutti i diversi archi narrativi aperti, l’altra metà ci introduce ai nuovi sviluppi a cui assisteremo.

Alexandria, Hilltop, il Regno, il Santuario e Oceanside sono le cinque colonie che, insieme, costruiranno qualcosa di totalmente diverso e nuovo.

Ecco di seguito il testo della lettera di risposta che Rick legge a Carl:

Caro Carl,

Io ricordo. Avevo dimenticato chi ero.
Tu me lo hai fatto ricordare. Ricordo quella sensazione, camminando con te quel giorno.
Come se finalmente sapessi chi ero per la prima volta nella mia vita.
Il fatto è che stavamo camminando fianco a fianco, ma tu mi stavi portando da qualche parte.
Mi hai portato qui. Hai portato tutti noi nel nuovo mondo, Carl. Mi hai mostrato il nuovo mondo.
Lo hai reso reale. Lo vedo. 
Io ricordo.

– Papà

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