Recensione The Walking Dead 8×06: Il re, la vedova e Rick

Non è la prima volta che in The Walking Dead leggiamo dei riferimenti ai giochi di ruolo. Vi ricordate l’ultima puntata della quarta stagione? Quando i nostri vengono catturati a Terminus e apostrofati come: “Il leader, l’arciere, la samurai e il ragazzo“? Il tempo passa, i personaggi si evolvono e quel nucleo di protagonisti cambia nome e riferimenti (salvo nel caso di Rick assunto ormai a character con un’identità immaginaria propria) e in questa puntata ci confrontiamo con il racconto e le scelte del re, della vedova e di Rick.

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La grande guerra in atto è in una fase molto delicato. Negan e i suoi sono bloccati nel Santuario da una mandria di vaganti mentre la maggior parte degli avamposti è stata smantellata.

I nostri approfittano per confrontarsi epistolarmente su come si sia sviluppata questa prima parte della battaglia e per riorganizzarsi in attesa della fase finale.

La puntata è incentrata sulle scelte che ogni personaggio compie e che avranno delle conseguenze immediate nel conflitto in atto.

Rick sceglie di raggiungere i sopravvissuti della discarica per proporre loro una nuova alleanza. Non importa che questa comunità abbia già tradito i nostri una volta. Secondo il nostro leader la strada da percorrere è questa, anche se da solo. Vedremo se con il tempo avrà preso la decisione giusta.

Carl sceglie di distrarsi dalla guerra in atto andando alla ricerca del nuovo sopravvissuto che ha incontrato nella prima puntata di questa stagione.

Per decidere se fidarsi o meno gli propone le tre domande che i nostri hanno usato per parecchio tempo per valutare le persone che si trovavano davanti: “Quanti vaganti hai ucciso, quanti uomini hai ucciso, perché?”.

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Forse Carl non si è accorto che il tempo è passato e che le risposte a quelle domande potevano essere una garanzia un po’ di tempo fa. Le persone cambiano, i sopravvissuti (specie quelli che vivono da soli) affrontano demoni sempre più grandi. 

Maggie, costretta a fare delle scelte per colpa di Jesus (che le ha portato un gruppo di salvatori prigionieri), sceglie di dare una possibilità ai prigionieri, di farli entrare dentro le mura di Hilltop, di dar loro da mangiare e da bere confidando in una loro collaborazione. Maggie sa riconoscere i lupi e decide anche di trattare Gregory allo stesso modo dei salvatori.

I salvatori prigionieri potranno decidere se tentare la fuga e la conquista della colonia o di collaborare con i loro carcerieri.

Ezekiel, sul palco del teatro con in mano la catena di Shiva, avrebbe scelto di non fare più il re. E’ stufo di recitare questa parte con il sorriso. Lui è un uomo come tutti gli altri e in questo momento vuole soffrire. La gente del Regno ha però bisogno di lui, di una guida che li aiuti ad elaborare il lutto e a riprendere la battaglia. Ad aiutare il sovrano c’è una grandissima Carol.

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Carol che sa che i bambini nel bosco spariscono e ritornano come mostri, Carol che sceglie di far finta, ogni giorno, che tutto vada bene.

Michone e Rosita, anche se ancora convalescenti, scelgono di uscire da Alexandria per andare a vedere con i loro occhi la situazione al santuario.

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Daryl e Tara, accecati dall’odio e dalla rabbia, per fortuna scelgono di non rispettare il piano di Rick per sconfiggere Negan e farla finita con i Salvatori subito.

Aaron sceglie di elaborare il lutto combattendo e di portare con sé Enid.

A cosa porteranno tutte queste decisioni lo sapremo solo continuando a seguire la serie anche se l’ansia e la tensione iniziano a crescere, puntata dopo puntata.

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