Recensione The Walking Dead 10×04: Ascolta

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@ AMC

Il quarto episodio della decima stagione di The Walking Dead, la serie AMC basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman, prova a mettere in piedi gli ultimi elementi narrativi prima dello scontro con i Sussurratori.

Dopo le ondate di vaganti che attaccavano Alexandria, in questo episodio assistiamo alla caduta di un albero che abbatte il muro di protezione di Hilltop lasciando i nostri sguarniti di difese. I vaganti entreranno in città e saranno respinti soltanto alla fine. Tutto ciò accade quando, inaspettatamente, anche Oceanside viene attaccata dai vaganti.

In questo contesto sono importanti le parole della piccola Judith Grimes che chiede a Michonne se la strategia dei sussurratori non consista proprio nel cercare di farli stancare il più possibile prima di attaccarli e sconfiggerli.

Ezekiel e Michonne The Walking Dead - Khary Payton and Danai Gurira
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L’episodio approfondisce, inoltre, l’evoluzione di alcuni personaggi principali.

Ezekiel. L’ex leader e sovrano de Il Regno, ormai privo della sua colonia, della sua Shiva, di Carol e di tutto ciò che lo aiutava a sopravvivere decide di farla finita. A causa del suo carattere naif decide di non compiere questo gesto estremo cercando Alpha o decapitando il maggior numero di vaganti, insomma provando ad aiutare amici e comunità in difficoltà, ma preferisce lanciarsi da un dirupo. Più volte abbiamo evidenziato come questo personaggio sia lentamente diventanto patetico e incoerente, allontanando così le simpatie dei fan della serie. Gli avvenimenti di questo episodio, che culminano nella sorprendente scena del bacio a Michonne, non fanno che confermare queste impressioni.

Lydia The Walking Dead - Cassady McClincy
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Il secondo approfondimento psicologico a cui assistiamo riguarda, per fortuna di tutti, personaggi totalmente diversi e ci racconta di come si comportano i “buoni” quando i sospetti, la paranoia e la paura prendono il sopravvento.

Ad Alexandria, gli abitanti della colonia, anziché prendersela con i Sussurratori, danno la caccia ai nemici dentro le loro mura, nemici che hanno dei nomi ben noti agli appassionati della serie: Negan e Lydia. L’episodio ci permette quindi di formulare delle domande di estrema attualità: chi tutela il male quando il bene si prepara ad ammazzare? Perché la sicurezza dei “buoni” deve sempre passare attraverso la repressione e l’esclusione dei diversi o degli emarginati? Nella nostra società è possibile contemplare il pentimento e il cambiamento delle persone? Tutte le risposte a queste domande si possono trovare nelle parole di Lydia che, chiusasi in cella, parla a Daryl:

“Fingete di essere così gentili, ma è solo una maschera. Perché quando si mette male, quando avete paura scegliete un bersaglio, mirate e sparate. Io, Negan, chiunque tranne voi”.

Lydia The Walking Dead - Cassady McClincy
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Questo episodio quindi aggiunge tre nuovi elementi narrativi: Ezekiel che decide di provare nuovamente a essere utile (!), il senso di sconfitta che si respira ad Alexandria (tutto sulle spalle di Daryl), la “fuga” di un cattivo storico dalla sua cella.

Potremmo aggiungere tante altre riflessioni; potremmo parlare dell’ipocrisia di padre Gabriel (l’unico a non esprimersi sulla condannda o l’assoluzione di Negan), di come il rapporto tra Yumiko e Magna si stia incrinando, di come Judith e Michonne stiano crescendo insieme e in sinergia (come Carl e Rick a suo tempo) ma preferiamo fermarci qui in attesa del prossimo episodio che sicuramente saprà sorprenderci come sempre.

PS: Per chi non se ne fosse accorto, Negan è tornato e le cose stanno per cambiare e accelerare di nuovo.

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