Recensione Speciale di Natale “Le terrificanti avventure di Sabrina”, 1×11 “Un racconto di mezzo inverno”

Un racconto di mezzo inverno

Il Natale è alle porte, e si può dire lo stesso anche a casa delle streghe. Quindi mettetevi comodi e preparatevi ad un’atmosfera natalizia insolita e assolutamente inquietante, perché a Greendale anche le feste sono dark. 

Eccoci all’atteso episodio natalizio di The chilling adventures of Sabrina, ultimo nuovo episodio prima della seconda stagione, che ahimè arriverà solo ad aprile 2019. In questo speciale di Natale troviamo la famiglia Spellman alle prese con il solstizio di inverno, che ovviamente non potrà che essere movimentato.

Veniamo subito catapultati in un flashback, in cui l’unica cosa che possiamo notare è una piccola Sabrina, uguale in tutto e per tutto a quella dei giorni nostri. Sicuramente la scelta dell’attrice per interpretare la giovane strega da bambina è azzeccata, ed è apprezzato il fatto di poter vedere uno stralcio del passato di Sabrina, visto che fino ad ora non sono mai stati mostrati ricordi o flashback. I pochi minuti mostrati sono toccanti e viene evidenziato il problema: una bambina che a Natale vorrebbe vedere la sua mamma.

Nel presente Sabrina continua ad avere lo stesso desiderio di sempre, anzi ora più che mai. Decide quindi di fare una seduta spiritica (già, niente è più natalizio di una seduta spiritica), mentre in casa Spellman arrivano i guai. Quindi a scardinare i classici cliché natalizi arrivano dei piccoli spiriti a infestare la casa. In questa serie i paradossi sono molti, e anche in questo episodio non tardano a presentarsi. Perciò non può che far sorridere il fatto che delle streghe che ne hanno viste di tutti i colori abbiano paura di una casa infestata.

La seduta comunque va a buon fine e per la prima volta vediamo il volto della madre di Sabrina. Ed è a questo punto che le cose si complicano e si cerca di far stare una trama complessa in 55 minuti di episodio. Ecco allora un avvicendarsi di demoni, spiriti e misteriose streghe cannibali. Come dice il detto “il troppo stroppia” e in questo caso è vero. Si ha l’impressione che siano state mostrate molte cose ma troppo di fretta, quindi senza definirle bene.

Il rapimento di Susie è stato trattato come un fatto marginale, e ovviamente non poteva che essere un demone del Natale il rapitore perfetto. Insomma, questo special natalizio piace perché non ci propina le solite atmosfere zuccherose e piene di elfi come la maggior parte dei film del momento. Inoltre mantiene lo stile dark e ironico che ha fatto adorare la serie agli spettatori Netflix. D’altro canto non si può considerare l’episodio al livello di quelli a cui la serie ci aveva abituati e probabilmente l’elemento che più è mancato è stato la suspance e l’incertezza di non sapere come sarebbe andata a finire. Elemento che in realtà è vitale per la serie stessa.

Ma la strada fino ad aprile è lunga, e mentre si attende la seconda stagione (e che in italiano i titoli siano tradotti meglio) conviene godersi questo special di Natale così unico nel suo genere tra streghe, demoni e fantasmi.

 

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