Ma l’analisi di Cassidy è solo uno dei grandi argomenti della puntata, che, poi, sviluppa altri due filoni narrativi.
Il primo di essi vede Jesse e Tulip cercare una strada per salvare Miss Marie, concedendo dunque alla stessa Tulip del tempo in più di vita. Il secondo, invece, vede protagonisti Herr Starr e il Padre degli Dei, la cui figura risulta essere agghiacciante e sinistra. E i due filoni narrativi principali dell’episodio, va detto, vengono introdotti da una sorta di prologo che vede apparire due personaggi cari alla serie, Eugene e il Santo degli Assassini, che sembrerebbe avere come obiettivo proprio quello di riportarlo all’inferno.
L’episodio, nel suo complesso, è possibilmente uno degli episodi in cui i personaggi sembrano più “reali e umani”, espressione che utilizziamo con una certa timidezza, dato che comunque Preacher ti trasporta in un universo controverso, sempre meno verosimile e fantasioso, con elementi di colore sempre più rilevanti (e ci riferiamo alle parodie così come ai momenti di insensatezza più sfrenata).
Come si sarà intuito, forse stiamo parlando dell’episodio più piacevole dell’intera stagione, almeno fin qui, che apre scenari interessanti per ciò che deve avvenire, con il Gral che potrebbe presto sbarcare ad Angelville e con il Padre degli Dei pronto a diventare un fattore di imprevedibilità!