Recensione Preacher 2×10 – “Dirty Little Secret”

Se ce lo consentite, questa volta, partiremmo con un giudizio molto sintetico sull’ultima puntata. E il giudizio è il seguente: Dirty Little Secret, con ogni probabilità, è un episodio non ai livelli del resto della stagione che, fin qui, ci aveva divertito e intrigato con storie originali e la solita (gradita) dose di sarcasmo ed ironia.

Preacher è sempre stato sul filo del rasoio a livello contenutistico, per la sfrontata scelta di non voler essere politicamente corretto (anzi lo show è quanto di più distante dal politicamente corretto), ma in quest’occasione quell’equilibrio tra linearità narrativa ed eccentricità che aveva contraddistinto le precedenti puntate non c’è stato. La blasfemia –  parola che sbuca fuori dalla bocca di Jesse in modo non troppo peregrino –  nell’episodio non ci ha strappato un sorriso e non è nemmeno servita a corroborare la trama, che, invece, mai come adesso ci sembra ad un punto morto. E davvero non abbiamo basi o indizi per immaginare cosa succederà nel season finale.

Gli showrunners hanno sempre preso decisioni coraggiose e hanno costruito una serie in cui gli impianti narrativi tradizionali non hanno trovato spazio, ma, stavolta, siamo giunti a un punto critico, dal momento che non c’è una vera ragione per restare incollati allo schermo in vista dell’episodio finale e l’unico nucleo narrativo destinato a trovare un epilogo o comunque uno sbocco significativo è quello relativo al rapporto fra Tulip e Jesse, il cui legame vuole essere smantellato, oltretutto, dal Gral, dietro ordine di Herr Starr.

E dunque ci resta in bocca un sapore dolceamaro, frutto di una puntata che non ci ha divertito e che è stata, probabilmente, semplice transizione verso quello che ancora dovrà succedere.

Ciononostante, nell’episodio, forse, si è dato un indizio di quello che potrebbe essere il futuro dello show, con Jesse davanti a un bivio. Continuare nella ricerca di Dio o provare a immedesimarlo egli stesso, sfruttando Genesis?

Un interrogativo che si perde nel nulla di un episodio contenutisticamente controverso e forse addirittura strampalato, in cui nessun personaggio brilla particolarmente, ma che può essere spunto significativo non solo per il finale di stagione, ma anche per l’eventuale terza annata dello show AMC.

Non ci resta che aspettare, dopo questo episodio, non definito per caso come “di transizione”, e augurarci di assistere a un episodio divertente ed emozionante, che dia un’adeguata chiusura a una stagione che, comunque, complessivamente deve essere ritenuta assolutamente positiva e sicuramente più interessante e meglio costruita della precedente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: