Recensione Non ho mai… Una serie tra ironia e commozione

la serie

Non ho mai… è una serie Netflix, ideata da Mindy Kaling e Lang Fisher. La serie è suddivisa in dieci episodi di circa 25-30 minuti.

la trama

Non ho mai… racconta la storia di Devi Vishwakumar, un’adolescente indiana che affronta le difficoltà tipiche dell’età e il lutto per la morte del padre. Al suo fianco le amiche Eleanor e Fabiola. Devi ha anche un acerrimo nemico, Ben Gross, con il quale compete per essere la più brava della scuola. Le classiche sfigate, almeno così le considerano i compagni di scuola. Che cosa fare? Semplice! Trovare un fidanzato per migliorare il proprio status. Devi tenta con Paxton Hall-Yoshida, il ragazzo più sexy della scuola.


una serie travolgente

Non ho mai… è spiritosa e molto ironica. Argomenti impegnativi come la morte di una persona cara, la solitudine e la diversità sono affrontati con sensibilità e ironia. La serie è bilanciata tra commozione e divertimento, non scade nella tragicità esagerata o nella risata grassa.

I personaggi sono caratterizzati molto bene, persino Paxton Hall-Yoshida non è il solito ragazzo sexy ma superficiale. La serie ci mostra in parte la sua storia, scopriamo che ha una sorella down a cui vuole molto bene e che desidera proteggere. Il suo istinto protettivo lo spinge a un rapporto contraddittorio con Devi.

Un personaggio a cui è facile affezionarsi fin dall’inizio è Devi. La ragazza affronta con coraggio e incoscienza i vari ostacoli, tra cui una madre molto severa e protettiva. Le due sono spesso in conflitto, entrambe di carattere forte e determinato sono decise a far valere le proprie ragioni. Devi infatti adora la cultura americana mentre la madre vorrebbe che fosse una perfetta ragazza indiana. La serie quindi sottolinea il contrasto tra generazioni ma aggiunge anche il tema dell’integrazione.

il punto di vista

Non ho mai… è incentrata su Devi a eccezione dell’episodio sei, concentrato su Ben Gross. La scelta è buona perché conosciamo meglio Ben, in questo modo il personaggio non ha più un ruolo marginale. Forse si poteva approfondire questo aspetto; il punto di vista di Ben si poteva estendere alla seconda metà della serie. Non ho mai… comunque funziona e il sesto episodio ben si amalgama con gli altri.

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