Recensione Game of Thrones 7×07 – “The Dragon and the Wolf”

E siamo, purtroppo, giunti al season finale di una stagione che è stata sicuramente movimentata e che ci è sfuggita davanti agli occhi in un tempo fin troppo breve. Considerazione suffragata da quella che è la sensazione predominante che ci resta dopo aver visto “The Dragon and the Wolf”, ovvero sia il desiderio di vedere di più.

Prima che la settima stagione della pluripremiata serie HBO facesse capolino sugli schermi, americani e non, si rumoreggiava di grandi scossoni e di grandi svolte. E non che non ce ne siano state, ma le guerre non sono finite, Cersei è ancora viva e molti personaggi non hanno chiaro il proprio destino. Abbiamo davanti, dunque, un’attesa che ci sembrerà infinita per scoprire cosa succederà nella battaglia contro gli Estranei e chi, alla fine, governerà i sette regni, se i vivi riusciranno infine a sconfiggere l’esercito del Night King. Insomma, avremo un’ultima stagione che dovrà portare a conclusione entrambi i principali filoni narrativi che sono stati costruiti in questi dieci anni.

Concentrandoci, però, sull’episodio finale, non possiamo negare che sia stato un episodio stranamente “quieto”, con meno azione di quella che ci saremmo aspettati. Ma è stato altresì un episodio utile e intelligente, capace di scoprire le carte in tavola, sui veri intenti di Cersei, Sansa e Jaime. E con l’ultimo episodio siamo, inoltre, a conoscenza di quelli che sono gli obiettivi dei protagonisti in quella che sarà l’ultima stagione.

La grande sorpresa di questa puntata, più che il finale, con la prevedibile offensiva degli Estranei, è stata la morte di Petyr Baelish. E diciamocelo, stavolta ci hanno proprio beffato. Però, d’altra parte, c’è da dire che questa svolta toglie molto mistero e molte sfumature oscure alla storyline legata a Sansa, che poteva scoprirsi vera protagonista (in negativo) ed invece si è rivelata un personaggio dall’animo nobile, fedele alla famiglia. È venuto meno il personaggio che aveva dato avvio a tutta la storia, Petyr, e sono state spiegate le dinamiche per le quali il vero erede al trono sarebbe Jon e non Daenerys (senza tralasciare la scintilla scoppiata tra i due che avrà sicuramente fatto piacere ai fan).

Insomma tanta carne al fuoco, sebbene l’azione e i tempi narrativi siano risultati più lenti rispetto al passato. Un’ora e venti di show in cui a farla da padrone è la tensione, la suspense. Elementi che chiaramente renderanno incredibilmente sofferta l’attesa per una nuova, ultimissima, stagione di questa serie che abbiamo imparato ad apprezzare.

E, tuttavia, non si può fare che un plauso agli showrunners per averci lasciato con questo desiderio, con questo senso di attesa, spasmodico al di là di ogni previsione, complicando nuovamente le trame che sembravano indirizzate verso una stucchevole linearità in una stagione che aveva sbrogliato vari nodi narrativi con (forse) eccessiva semplicità e rapidità.

Un finale, dunque, che deve essere apprezzato in un’ottica globale, che fa bene al prosieguo dello show e alla costruzione di un ultimo decisivo capitolo, che dovrà provare a superare – per emozioni e stupore – i precedenti della saga!

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