Recensione “Election Night”, 7×01 American Horror Story

Il ritorno di American Horror Story: “Election Night”

Finalmente è tornata sulla scena una delle serie tv più amate e seguite. Dopo aver turbato il nostro sonno con case possedute dal male, ospedali psichiatrici e mostri di varia natura, American Horror Story per la sua settima stagione si rinnova e ci porta in una realtà non troppo lontana dalla nostra.

Ryan Murphy ci propone AHS:Cult, una stagione che a prima vista sembra un ritorno alle origini rispetto alla sesta stagione, nella quale il regista decise di apportare modifiche che si allontanavano dal marchio di fabbrica dell’ormai brand American Horror Story. Un ritorno alle origini, sì, ma sembra anche che la serie sia più matura, volendo affrontare temi così attuali e delicati.

La puntata si apre con riprese della Fox delle ultime elezioni presidenziali. Immediatamente viene rappresentata con due personaggi la divisione politica americana. Da una parte Ally, che scoppia in lacrime quando Trump viene dichiarato Presidente degli Stati Uniti e teme per il suo matrimonio omosessuale, e dall’altra Kai, esaltato dalla notizia.

Da questo momento Ally è vittima delle sue fobie, che si manifestano più prepotenti che mai. Kai, invece, dimostra un razzismo e una chiusura mentale che sfocia nello squilibrio più completo. Prepariamoci già fin dalla prima puntata a scene forti e di impatto.

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Questo porta ad un altro punto che viene trattato, almeno, in questa prima puntata: i bambini e la violenza. Il figlio di Ally e Ivy, Ozz, è attratto morbosamente dalla violenza, tanto che ne diventa a breve desensibilizzato.

La stagione insomma parte bene. Sono state poste le basi adatte per farci bramare i prossimi episodi con la classica maestria di Murphy e di tutto il cast. Inutile citare gli elementi sinistri e macabri che caratterizzano la serie da ormai sette stagioni, quelli sono sottintesi. Dal clown Twisty che torna sulla scena, agli altri clown criminali (realtà o immaginazione?), al rapporto ambiguo e misterioso tra Kai e Winter.

Non poteva mancare il riferimento alle altre stagioni di AHS. Il nome del ristorante di Ally e Ivy sembra un tributo alla celebre “macellaia” di Roanoke, e ovviamente il già citato Twisty.

Impossibile non parlare, poi, della bravura del cast. Si riconfermano grandi scelte Evan Peters e Sarah Paulson, anche se i ruoli della Paulson ultimamente piangono un po’ troppo. Le new entry del cast, Billie Lourd e Alison Pill sembrano essere all’altezza del compito.

Non mi resta che augurare a tutti un buon inizio di stagione!

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