Recensione 13 Reasons Why 2×11, “Bryce e Chloe”

Bryce e Chloe

Undicesima puntata della seconda stagione di 13 Reasons Why, probabilmente la più coinvolgente tra le altre, fino ad ora. Questo perché si è arrivati ad un punto cruciale, che tutti gli spettatori aspettavano da tempo.

Il momento è arrivato, Bryce testimonia in tribunale. Il suo avvocato e suo padre lo hanno preparato a lungo per questo avvenimento, tanto da fargli persino indossare degli occhiali da vista, per aumentare la credibilità della sua reputazione da bravo ragazzo. Ciò che esce dalla sua bocca sono solo un mucchio di menzogne, è facilmente intuibile, ma Clay non la pensa allo stesso modo. Ogni volta che qualcuno dice qualcosa su Hannah che egli non ritiene corrispondere alla sua visione della ragazza, dà di matto. Francamente questa reazione è capibile fino ad un certo punto, perché da Bryce non ci si può aspettare altro che bugie.

L’intero comportamento di Bryce è semplicemente mostruoso e raccapricciante. Il suo vero essere in questa puntata viene fuori più che mai, mostrandosi per quello che è anche agli occhi della madre e di Chloe.

Chloe che deve invece affrontare un momento davvero delicato, ovvero quello di scoprire che il tuo fidanzato ha abusato di te documentando l’accaduto. La ragazza è davvero (e comprensibilmente) sconvolta, e si rimane sorpresi quando si dichiara disposta a collaborare in tribunale per denunciare Bryce. Peccato che al momento cruciale si tira indietro. Si vede perfettamente l’ascendente che Bryce ha su di lei, la paura che suscita la famiglia Walker. Quello che non si capisce è se Chloe si sia tirata indietro per paura di una ritorsione da una potente famiglia o perché ama  Bryce e si rifiuta di accettare la faccenda. Si tratta di argomenti molto delicati, e sicuramente a Chloe aspetta un percorso lungo e difficile di accettazione, fatto anche di scelte sbagliate.

Si capisce che Bryce è un ragazzo davvero disturbato e che ha bisogno di aiuto, un aiuto che Hannah voleva dargli come amica ma che lui ha ignorato. Il suo comportamento è sostenuto anche dal coach della squadra di baseball e dai suoi compagni, ovviamente. Tutto questo è decisamente nauseante, specialmente se si considera che si sta cercando di insabbiare tutto solo per salvare la squadra di baseball di un liceo.

In conclusione, vediamo Clay toccare il fondo. Pensavamo che il fondo fosse già arrivato, ma ci sbagliavamo. E così, come lui ha salvato Justin da se stesso, adesso è Justin a salvare Clay dalle conseguenze del suo dolore.

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