Morgan.L’opera prima di Luke Scott.

Anche questa settimana ritorna la rubrica “ Occhio Al Talento” con l’opera prima di Luke Scott, figlio del celebre Ridley Scott.

L’aura di mistero dell’intera pellicola porta lo spettatore ad essere disorientato fin dalla prima inquadratura; non ci viene rivelato nulla del passato della protagonista, ma solo del suo operato all’interno della struttura di sviluppo dell’intelligenza artificiale, con evidenti difficoltà. Il thriller fantascientifico porta alla luce in modo sinuoso e lento gli elementi della trama; questo non è assolutamente un difetto del lungometraggio, ma una scelta di scrittura che valorizza i personaggi avvolti in un’aura sempre più sospetta, in attesa del giudizio del consulente di gestione del rischio. Luke Scott mostra la psicologia della protagonista tramite primi e primissimi piani, attraverso i quali ci viene rivelata la forza e la freddezza della protagonista in veste controllore dell’operato.

La dicotomia uomo-macchina è un tema intrapreso anche da Ridley Scott, con il quale ha segnato la fantascienza moderna creando un capolavoro al quale Morgan non vuole aspirare. È molto simile all’opera prima di Alex Garland, la quale consiste nel valutare l’intelligenza artificiale di un essere costruito in laboratorio;anche se nel caso di Morgan,nonostante essa è stata cresciuta come un qualsiasi prototipo artificiale,con il passare degli anni è diventato ben presto sia un figlia sia una creazione divina non priva di difetti e perciò molto più umana di quanto non vuole sembrare.

La fotografia di Mark Patten non è superba ma riesce benissimo a costruire l’atmosfera necessaria per la vicenda narrata nel lungometraggio;il montaggio costruisce benissimo la tensione, riuscendo benissimo a narrare la storia in modo fluido; la regia di Luke Scott è già molto matura per essere un’opera prima, anche se ci troviamo di fronte a uno stile forse troppo comune, dove la composizione dell’immagine è buona e complessivamente il montaggio,la fotografia e la regia offrono una messa in scena di buon livello.

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