Le regole del delitto Perfetto – Recensione 3×10 – Siamo cattive persone

In collaborazione con blogames.it

Dove eravamo rimasti? Ah si, Wes abbandona la serie nell’arida desolazione di casa Keating, subito dopo l’inferno di fiamme che aveva avvinghiato l’abitazione soffocandola. Il finale di metà stagione de Le Regole del Delitto Perfetto 3 aveva finalmente tolto il velo latteo del coroner al corpo senza vita che sotto giaceva. Per nostra grandissima ed insospettabile sorpresa, il cadavere era quello di Wes, probabilmente il protagonista principale delle vicende subito dopo Annalese, il cucciolo che con il suo sorriso e il suo fermo senso di giustizia ci aveva conquistati, benché si fosse dovuto macchiare le mani di scarlatto più volte.

Dal flashforward al flashback



La serie de Le Regole del Delitto Perfetto ci ha sempre abituati ad assistere ai flash forward, quel meccanismo per il quale ci viene anticipato un avvenimento che avverrà nel futuro, per poi tornare al presente e raccontarci come si è arrivati a tanto. Inevitabilmente, l’episodio dieci della terza stagione deve invece riavvolgere il nastro, attuando così un più comune flashback. La reminescenza non ci viene mostrata solo nel finale, come è ormai di abitudine, ma, in omaggio al personaggio appena scomparso, ci viene profuso attraverso i ricordi degli altri interpreti delle vicende.

Tutti, Annalese compresa, tuffano per un attimo lo sguardo nel vuoto, rievocando attimi di vita vissuta insieme a Wes. Asher ricorda una figura barbina fatta con una ragazza di colore a cui neanche l’ausilio di Wes aveva potuto porre rimedio; Michaela rispolvera l’incontro al mercatino, quando Wes le confessò la fresca relazione che intratteneva che Laurel; Connor memorizza i consigli che aveva ricevuto dall’amico in merito al suo rapporto con Oliver; Laurel ricorda un romantico ed affettuoso bagno caldo insieme al suo amato, in cui si paventava per un preservativo rotto; ed infine Annalese lo immortala mentre sta giocando e flirtando con una giovane infermiera. Wes se n’è andato ormai e ognuno elabora il lutto a modo suo. La più grottesca delle situazioni però ce l’ha Laurel che, non solo ha appena detto addio al suo compagno, ma è anche in attesa di un bimbo che doveva essere proprio di Wes.

Ora, la domanda é… Chi ha ucciso Wes? Cosa è successo in quella casa? Chi ha appiccato l’incendio?

Ancora tanti misteri  

Tante domande e pochi episodi per fornire le risposte. Solo 5 puntate ci separano dal finale di stagione e se prima bramavamo di sapere solamente chi fosse questa volta la vittima, ora vogliamo conoscere il nome del carnefice e il dipanarsi della matassa. Annalise è stata accusata dell’omicidio del suo studente, di essere una piromane, di aver dato alle braccia delle fiamme la sua dimora. Nonostante le prove siano del tutto circostanziali, il giudice di turno non ha voluto concedere cauzione alla celebre avvocatessa, lasciandola dunque in una cella alquanto affollata dove però, sembra che la Keating abbia un’ammiratrice. La professoressa comincia ad annaspare nel limbo che lei stessa ha contribuito a creare.

Fuori dal penitenziario, mani esperte tentano di aiutare Annalise: in primis Bonnie, chiamata ad essere la prima voce della difesa, poi Nate che non crede affatto al referto dell’autopsia eseguita sul cadavere di Wes, ed in conclusione Frank che, nelle battute finali dell’episodio, si presenta alle autorità di polizia confessando l’omicidio dello studente ed innescando un nuovo flashback. In queste immagini, Frank affianca con la sua auto Wes, appena uscito dalla stazione di polizia, e lo invita a salire in auto. Il ragazzo sembra accettare di parlare con il suo nemico, benché sappia che non sarà certo una conversazione amichevole. Tuttavia, ricordiamo benissimo che Wes entrerà poi in casa Keating da solo e soprattutto in perfetta salute.

Cosa sta accadendo? Perché Frank ha confessato l’omicidio di Wes? Sarà stato lui o vuole solo cercare di ripagare il debito e di sanare le piaghe del senso di colpa che lo affliggono verso Annalese?

Un altro finale col botto ci attende dietro la chiusura del sipario di questa terza stagione; non vediamo l’ora di conoscere la verità che si cela dietro a questo plotone sfortunato di avvocati e aspiranti avvocati, dietro a questo reticolo di bugie, segreti, arcani inconfessabili; un labirinto di dissimulazioni che comincia a fare breccia nelle coscienze dei protagonisti, specialmente ora che a lasciarci la pelle è stato proprio Wes.

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