La Casa di Carta 4 – Recensione e commenti della quarta parte

Non so quanti di noi, appassionati di serie tv, abbiano già finito di vedere La casa de papel e proprio per questo vi voglio avvertire del fatto che questa breve recensione potrebbe contenere qualche piccolo spoiler…quindi se non volete rischiare, non aprite 😉 

Da dove potremmo cominciare? Innanzitutto potremmo dire che questa stagione ha camminato più lenta della precedente, abbiamo visto pochi cambiamenti significativi nel racconto, come se i produttori non sapessero più cosa dirci per parlarci di questa strana famiglia…tuttavia, penso siate d’accordo con me, che i colpi di testa del Professore sono ancora una volta fenomenali!

Nei primi episodi sembra che lo scopo sia assistere ai momenti karaoke di Berlino e siamo quasi portati a pensare che tutto possa andare bene, salvo poi ritornare alla realtà con l’interrogatorio continuo di Alicia a Lisbona.

Proprio quest’ultima se in un primo momento appare rassegnata e dunque sul punto di cedere, capisce che il Professore sa perfettamente qual è la reale situazione…a questo punto però mi viene un dubbio: può essere che i produttori abbiano voluto far passare l’idea (per l’ennesima volta) che c’è una principessa in cerca di aiuto, facendo così apparire Lisbona una povera creatura che ha bisogno di essere salvata? Se ricordate, nelle precedenti stagioni era tutt’altro, era una specie di carro armato che andava contro tutto e tutti pur di arrivare alla verità.

Ma passiamo oltre…Nairobi è ferita gravemente ed i compagni fanno di tutto pur di salvarla, pure farla operare da Tokio guidata telematicamente da un chirurgo in Pakistan; Palermo ritorna il “simpaticone” che era un tempo e decide di iniziare una rivolta interna per riprendere il comando, anche a costo di farsi odiare da Helsinki che si è dichiarato; Rio sembra non essere più in grado di far nulla a causa della tortura subita; Denver e Stoccolma sembra essere arrivati al punto di rottura; Marsiglia si dimostra invece un orsacchiotto pronto a tutto per salvare i ragazzi e anche Bogotà si trasforma dopo aver incontrato Nairobi.

Sembrerebbe che i produttori abbiano voluto far pensare che, anche se pensata nei minimi dettagli, ci sarà sempre quella probabilità che fa saltare tutto.

Infatti proprio questo accade: Palermo decide (all’incirca a metà stagione) che era arrivato il momento di liberare Gandia, il capo della sicurezza della Banca di Spagna, e da lì si scatena il caos.

Una volta scappato, si rifugia in una panic room sotterranea da cui è in grado di controllare tutto senza essere visto ed è proprio da qui che si mette in contatto con la Polizia; rapisce Tokio e uccide Nairobi.

Ma qui arriva FINALMENTE il colpo di scena: il Professore, dopo aver assistito inerme a questo scempio, riesce ad elaborare un piano sofisticatissimo per liberare Lisbona, aiutare i ragazzi a trovare Tokio, previo pentimento di Palermo, ed eliminare Gandia per un po’. Altro colpo di scena: Alicia, dopo non aver eseguito gli ordini del Colonnello Luís Tamajo, è costretta a scappare a causa di un mandato di cattura nei suoi confronti ma decide di racimolare le bricioline che per errore il Professore ha seminato lungo la strada e trovarlo, facendo in modo di tornare ad essere l’eroe. Nel finale sentiamo la voce di Alicia intonare Bella ciao…si unirà alla banda anche lei?

Mi sento sicura nel dire che, se già in questa stagione abbiamo notato un aumento del tasso di noia, la prossima sarà soltanto la (ultima?) possibilità di chiudere una serie tv che avremmo potuto amare alla follia se si fosse fermata prima.

  • Sookie

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