How to get away with Murder – Recensione e commenti episodio 5×05 – It Was the Worst Day of My Life

La quinta puntata di How to get away with murder si concentra principalmente su tre vicende: il proseguimento e la conclusione del caso del padre di Nate, il dolore di Bonnie in seguito alla scoperta del fatto che suo figlio sia ancora vivo, e infine il ritorno al presente, alla sera del matrimonio tra Connor e Oliver.

All’inizio dell’episodio sembra che non ci siano speranze per Annalise e i suoi studenti di vincere il caso di Nate Senior e di ottenere l’attenuante di infermità mentale, poiché l’accusa ha scoperto un vecchio diario del figlio dell’imputato, dal quale si evince che egli era violento anche in casa, ancora prima di essere arrestato per la prima volta.

È necessario mettersi al lavoro per trovare nuovi spunti che possano suggerire la malattia mentale del padre di Nate ed è in questa occasione che continua l’avvicinamento tra Laurel e Gabriel, già iniziato nelle precedenti puntate. Per il momento non è chiara la natura di questa complicità tra i due, ma alcuni dettagli suggeriscono che il ragazzo possa avere dei legami con Wes e la sua storia.

In questa puntata vediamo anche Bonnie distrutta, ancora più di quanto non l’avessimo già vista nelle precedenti stagioni. Era finalmente riuscita a trovare una stabilità emotiva allontanandosi un po’ da Annalise e dai suoi guai, era finalmente felice grazie alla sua nuova storia d’amore con Miller ed ora le fragili aspettative che si era creata sono destinate a crollare a causa della notizia di suo figlio. Per il dolore di non poter più vivere serenamente, valorizzando ciò che finalmente era riuscita a realizzare, decide di aprirsi con Miller e di andare a far visita a sua sorella per ottenere informazioni sul bambino.

Tuttavia, per ora non ci viene svelato ancora nulla della vicenda del figlio e della sorella di Bonnie e veniamo catapultati nuovamente nel presente: al matrimonio Oliver e Nate mancano ancora all’appello, scopriamo che Asher si è appartato nel parcheggio con la madre di Connor, vediamo gli sguardi sempre più sospetti di Bonnie, riviviamo il dolore di Annalise, ma ancora non sappiamo chi sia stato ucciso… Per essere alla quinta puntata della stagione, la storia a mio parere si sviluppa un po’ troppo a rilento, focalizzandosi su minimi dettagli per troppo tempo senza dare risposte. Alcune storyline mi sembrano fin troppo dilatate nel tempo e penso che sia necessario chiarirle più in fretta, per evitare di far perdere interesse allo spettatore in una serie che in ogni caso continua ad essere ben costruita e a mantenere la sua complessità.

Martina Torrini

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