Nei flashback ci troviamo nel 2005, subito dopo il momento in cui Annalise perde suo figlio a seguito di un incidente d’auto e deve imparare a convivere con il dolore che una tale perdita inevitabilmente procura. Iniziano così i primi attriti tra lei e suo marito Sam, restio a voler adottare Wes, che allora aveva solo dodici anni e aveva appena perso sua madre, ma desideroso di riallacciare i rapporti con Vivien, la sua prima moglie, e con suo figlio Gabriel, che non ha mai conosciuto. Assistiamo quindi ad una prima e provvisoria separazione della coppia, dalla quale Annalise rimane particolarmente segnata e distrutta, e tenta addirittura il suicidio sentendosi sola e abbandonata nel dolore della perdita del figlio che aveva tanto atteso e desiderato. Magistrale in questo caso è l’interpretazione di Viola Davis, che riesce a catturare l’attenzione del pubblico e a condurlo con sé nel suo tunnel di sofferenza e agonia.
In questo episodio riusciamo ad apprezzare (o comunque in parte a giustificare) anche il personaggio di Sam, un personaggio che avevamo forse ormai dimenticato ma che nelle prime stagioni era risultato particolarmente insopportabile. Infatti, nonostante ci venga spesso ricordato dall’Annalise del presente che non fosse una brava persona, in questa puntata riusciamo a provare pietà per lui, soprattutto nella scena in cui incontra per la prima volta suo figlio Gabriel sapendo che non si sarebbero mai più rivisti.
Nel complesso è stato un episodio interessante per aver chiarito alcuni aspetti del passato ed aver finalmente spiegato la storia e il ruolo di Gabriel all’interno della vicenda, ma non è stato in grado di farci progredire all’interno degli avvenimenti del presente, lasciando in sospeso ancora alcuni interrogativi riguardo la storyline di Bonnie e in particolare su quello che le accadrà in seguito alla morte di Miller. Dal finale, in particolare, percepiamo che la parentesi del passato non è ancora chiusa e che sentiremo ancora parlare di Sam e del suo mancato legame con Gabriel, ma si spera che tutto ciò vada di pari passo con una spiegazione esaustiva sulle conseguenze della scomparsa di Miller sulla psicologia già instabile di Bonnie.
Martina Torrini