How To Get Away With Murder – Finale di serie: un disastro assoluto ed insoddisfacente

Abbiamo tradotto la recensione dell’ultimo episodio di How To Get Away With Murder fatta da un recensore di SpoilerTV che si è sempre occupato della serie. Abbiamo letti tanti pareri positivi per questo finale, e ci siamo quindi interessati a questa voce fuori dal coro (poi magari siete tanti a pensarla così). Si parte.

“Stay” è stato scritto dal creatore Pete Nowalk – il primo episodio che ha scritto dalla premiere della quinta stagione – e diretto da Stephen Cragg.

Seguendo l’episodio di settimana scorsa, si prosegue con il processo ad Annalise. Il governatore Birkhead e Jorge Castillo sono stati i testimoni chiave questa settimana, e secondo tutto quello che ci hanno fatto credere fino ad ora, si supponeva che stessero cospirando l’uno con l’altro per causare ogni sorta di caos. Tuttavia entrambi hanno negato di conoscersi e sono stati interrogati, senza particolare successo, sia da Attorney che da Annalise.


Poi si aggiunge Nate nella mischia.

La settimana scorsa si pensava potesse essere il testimone chiave per condannare definitivamente Annalise, ma così non è stato. Gli sono stati offerti 20 milioni di dollari dal Procuratore degli Stati Uniti e dall’FBI per una testimonianza che inchiodasse Annalise, ma lui ha deciso di far saltare tutto, accusando l’FBI a sua volta.  La sua conversazione dopo con Annalise è stata illuminante – probabilmente la mia scena preferita di questo episodio. Di tutti i finali ottenuti dai personaggi, quello di Nate è stato il più soddisfacente secondo me.

Mentre il processo era in corsa, qualcosa attorno stava succedendo agli altri personaggi.

Dopo che Frank ha saputo la verità da Bonnie sui suoi genitori, è andato dall’avvocato di Hannah per estorcergli altre informazioni, minacciandolo. Bonnie preoccupata, è andata in albergo da Laurel pensando di trovarlo lì, senza successo.  Laurel ha ammesso liberamente che sperava che Bonnie e Frank avrebbero vissuto per sempre felici e contenti. 

Le cose poi si sono fatte più esplosive con Connor, Oliver, Michaela e anche Laurel.

Uno dei risultati migliori di questo finale è stato che tutti e quattro i personaggi sono rimasti fedeli a se stessi.

Abbiamo visto Oliver fare cose stupide nelle stagioni precedenti nella speranza che ne avrebbe beneficiato Connor, e Connor sapeva che era troppo bello per essere vero per lui ricevere improvvisamente un accordo fuori dal comune equivalente a quello di Michaela per la sua testimonianza. Proprio dalla prima stagione, Connor è sempre stato il personaggio più disposto a confessare alle autorità tutto quello che era successo, e così ha mantenuto il suo accordo precedente ed è andato poi in prigione.

Michaela non ha mai avuto paura di fare un passo troppo lontano, in sostanza, spesso alienando coloro che la circondano nel processo, come Oliver si sforzava di sottolineare. Laurel è sempre stata generalmente brava ad analizzare il quadro generale, e l’ha fatto anche in questo e nell’episodio della settimana scorsa.

In poco tempo, il processo ha raggiunto le ultime fasi, e proprio perché ogni speranza era persa, e non era stata presentata nessuna prova fisica, l’ultima cosa che rimaneva da fare agli showrunner era di permettere al loro personaggio principale un ultimo colpo, durante la sua arringa finale, in cui Annalise ha tolto la maschera e ha confessato la sua verità.

“Sono una cattiva persona? Beh, la maschera è stata tolta quindi sto per dire di sì. Ma sono la mente criminale che ha tirato fuori una serie di omicidi violenti? Diavolo no.”

Forse è stato perché l’esito del processo era una conclusione scontata, ma non ho sentito simpatia per Annalise durante la sua chiusura. Non ho potuto. Nonostante le cose che erano fuori dal suo controllo, in queste sei stagioni ne ha avuto parecchio di controllo. Non è mai stata un personaggio che mi sia piaciuto, o che abbia ammirato. E indipendentemente da quanta simpatia implori ad una giuria in un’arringa finale, le giurie devono basare la loro decisione sui fatti. Avrei giudicato la sua arringa finale una presa in giro, anche se l’avrei giudicata non colpevole per il disastro che l’accusa ha messo in piedi durante tutto il processo.

Di tutte le udienze e i processi che abbiamo visto in How to get away with Murder, questo è senz’altro il peggiore.

Con il verdetto di non colpevolezza, c’erano ancora circa 10 minuti di tempo per spiegare il ritorno di Wes e la morte di Annalise.

Per farla breve, Frank ha deciso per il colpo di scena decidendo di uccidere la Governatrice mentre Annalise era fuori dal tribunale che rilasciava un’intervista. Frank, è stato colpito incomprensibilmente a sua volta, e anche Bonnie. Annalise ha cercato di confortare sia Frank che Bonnie, mentre morivano tra le sue braccia.

Questa scena è sembrata davvero mal pensata e diretta. Chi ha sparato a Frank non è mai stato mostrato, e le azioni delle comparse nella scena sembravano completamente incoerenti, e non assomigliavano nemmeno a quelle scene che si vedono ad Hollywood. Ero un po’ triste nel vedere Frank morire, e lo stesso vale per Bonnie, ma a quel punto era davvero rimasto pochissimo tempo per la scena del funerale, e volevo assolutamente sapere come facesse Wes ad essere al funerale di Annalise.

Cercare di invecchiare artificialmente la maggior parte degli attori – figuriamoci i giovani attori – di circa 25 anni non funziona e francamente ero disgustato da questa scelta di raccontare com’era andata per finire la serie. Annalise ha vissuto la sua vita fino a tarda età, e alla fine è tornata anche Eve a parlare al suo funerale. Le sue parole sono belle, ma tutta la poesia si è persa quando hanno inquadrato Connor invecchiato con Oliver, Michaela assente ma presente in tribunale, e Laurel con Christopher identico a Wes.

How To Get Away With Murder non è una serie che aveva bisogno di un lieto fine.

Il montaggio che abbiamo visto doveva essere l’ultimo di una lista di possibili opzioni per una conclusione. Proporre che Christopher cresca come un giovane professore nella stessa università, insegnare lo stesso argomento del suo mentore Annalise è davvero un finale scontato che abbiamo già visto e rivisto in altre serie televisive o film, ma sicuramente non funziona in questa.

How To Get Away With Murder non ha mai lottato per un lieto fine. E’ sempre stato una corsa tra il prossimo omicidio, il prossimo mistero, il prossimo colpo di scena scioccante. Non è in alcun modo romantico o comprensivo.

È stato un disastro totale. Ci sono innumerevoli domande senza risposta e buchi di trama. Non voglio elencarne nemmeno uno, perché poi sarei costretto a elencarne diversi, e poi molti altri.

Un po’ come i fan di Game of Thrones che non hanno amato il finale di serie, anche How to get away with Murder potrebbe trovarsi sulla stessa barca: una barca mal progettata, di costruzione scadente, piena di buchi che la fanno affondare sotto il proprio peso.

Cosa ne pensate di questa recensione decisamente negativa sul finale di serie? Fateci sapere nei commenti!

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