Generazione 56K – Recensione della serie Netflix

la trama

Daniel ha circa trent’anni, un lavoro e una relazione ormai conclusa. Come trovare una partner? Le App per combinare appuntamenti al buio sono la soluzione. Daniel in questo modo spera di trovare l’anima gemella ma i suoi tentativi non hanno l’esito sperato. Una sera tuttavia l’appuntamento sembra riuscire ma la ragazza si presenta con un’identità fittizia. Daniel decide perciò di trovarla. La sua ricerca avrà un esito inatteso.

internet tra passato e presente

Generazione 56 k si sviluppa su due archi temporali: il presente e il 1998. La scelta dell’anno non è casuale infatti in Italia sono iniziate le prime linee 56k e Internet si è diffuso. L’obiettivo della serie infatti è di far riflettere circa la velocità di comunicazione a cui siamo abituati.

Nel 1998 le relazioni umane avevano tempi molto più lunghi; emblematico è la capsula del tempo. L’idea è di mettere in un bottiglione i segreti di ciascuno per farli leggere alle generazioni future. Per arrivare ad oggi e poter leggere i messaggi passano perciò diversi anni.

Oggi invece i pensieri e le emozioni sono condivisi in tempo reale. Daniel infatti conosce una ragazza nuova ogni sera, non c’è la pazienza di far maturare una relazione e darle tempo di svilupparsi. Questo fino a quando non incontra Matilda. L’idea è interessante perché la ragazza è stata un importante tassello nel passato di Daniel. In questo modo si crea una sorta di ponte tra il passato e il presente che permetterà ai due ragazzi di rincominciare dove si erano lasciati.

Generazione 56 k assume inoltre due punti di vista; quello di Daniel e di Matilda. La scelta è buona perché permette allo spettatore di avere una visione ampia e di conoscere in modo più approfondito i rispettivi amici.

conclusioni

La trama sebbene si svolga su più livelli non presenta forzature e non ci sono buchi narrativi. I diversi momenti riescono a dialogare tra loro rendendo la serie scorrevole. Il risultato è una serie piacevole che intrattiene lo spettatore: Generazione 56 k infatti è molto ironica ma riesce anche a far riflettere lo spettatore.

Nel complesso quindi la serie è adatta a tutti ma è indirizzata per lo più alla generazione odierna, l’obiettivo infatti è dimostrare che è ancora possibile innamorarsi senza App e siti di incontri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.