Élite: recensione e commenti 1×02.


La prima puntata di Élite ci ha lasciato con la sorprendente rivelazione che lo studente assassinato è Marina, uccisa con un colpo alla testa nella piscina della scuola.

Nel secondo episodio veniamo man mano a contatto con i singoli protagonisti, che piano piano stanno rivelando i propri caratteri.

Complice un progetto scolastico sulla creazione di un perfetto profilo social, nascono nuove coppie e amicizie. Samuel e Marina si avvicinano sempre di più, si confidano l’un l’altro e si rivelano importanti segreti. Veniamo infatti a conoscenza del fatto che Marina abbia indagato di nascosto su suo padre in merito al crollo della scuola pubblica di San Esteban, e che abbia scoperto alcune carte importanti nascoste nella sua cassaforte che avvalorerebbero la tesi della colpevolezza sua e dei suoi soci in affari.
Samuel scopre che suo fratello Nano ha dei grossi problemi con alcuni debitori e, per aiutarlo, escogita con lui un piano: entrerà in casa di Marina per rubare proprio quelle carte di cui lei gli ha parlato, per poterle poi vendere alla stampa.
Una volta in casa di Marina però, non ha il coraggio di portare a termine la sua idea, e ritorna da Nano senza documenti. Quest’ultimo, nel frattempo, si avvicina sempre di più proprio a Marina, che scopre di esserne attratta.
Anche Nadia e Guzman cercano di realizzare il progetto insieme, la ragazza è molto restia nei confronti di Guzman, mentre lui, dopo essersi accordato con Lucrecia, cerca di conquistarla, per poterle dare una lezione di superiorità.
Al contrario di ciò che pensava però, si ritroverà ad essere davvero interessato a lei, scatenando così la gelosia della fidanzata.

Attraverso un flashback dell’interrogatorio con la polizia, scopriamo proprio da Lucrecia che ciò che ha scatenato l’omicidio di Marina è stato proprio l’arrivo a scuola dei tre nuovi ragazzi.

Christian, sempre più interessato a Carla, scopre che il rapporto instaurato con lei è stato creato soltanto come un gioco erotico con il fidanzato Polo, rimanendoci male ovviamente si allontana da entrambi.
Come abbiamo visto nel pilot, Ander si avvicina al mondo delle droghe, rimanendone particolarmente attratto, ed è anche molto attratto da Omar, se ne sta infatti pian piano innamorando, ma è quest’ultimo che si allontana da lui, perché sa che, essendo musulmano, non potrà mai vivere la sua storia d’amore.

L’episodio si conclude con un’altra incredibile rivelazione: Marina quando è morta era incinta.

Dunque nella seconda puntata di Elite ci vengono descritti più dettagliatamente i caratteri dei personaggi, ancora di più in questo episodio vengono affrontati dei temi molto delicati: la sieropositività e l’omosessualità vista come vietata dall’Islam; ma è tramite le piccole dinamiche, che gli autori creano tra i giovani protagonisti, che si delinea in modo più corretto il pubblico al quale la serie si rivolge: prettamente quello adolescenziale.

Il modo in cui raccontano queste tematiche fa sembrare la serie più che un thriller, una semplice serie drammatica, dove l’omicidio di uno dei protagonisti fa solo da contorno.

E’ vero che in questo episodio si sia dedicato più tempo ad ogni singolo personaggio, invitando anche lo spettatore ad affezionars di più ad ognuno di loro, ma è anche vero che gli screzi adolescenziali e le vicende da liceali alla lunga possono stancare.

Commenti

Personalmente mi piace molto il ritmo con il quale vengono raccontati i fatti, apprezzo molto anche la fotografia e soprattutto il talento dei giovani attori, che riescono ad impersonare in modo molto egregio i diversi personaggi.

Ma, per i miei gusti, avrei preferito che si dedicasse più tempo al mistero che fa da cornice, trovo un po’ deludente il fatto che dedichino davvero pochissimi secondi finali all’omicidio vero e proprio.
In questo secondo episodio, al contrario del primo, lo spettatore è più invogliato a seguire le storie e le vicende tra i singoli protagonisti, che scoprire davvero chi c’è dietro l’assassinio.

Sono ancora in attesa di un episodio che ci faccia davvero dire “wow!”. Per ora non hanno ancora deluso totalmente le mie aspettative, ma non mi hanno neanche ancora sorpreso.

 

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