Dracula, mini serie Netflix: Recensione episodio 1×01 – Le regole della bestia

Dai creatori di Sherlock, Dracula è la nuova miniserie televisiva di Netflix basata sul romanzo “Dracula di Bram Stoker”, di cui però viene ripresa solo la parte iniziale per poi modellare la storia seconda una trama tutta nuova e altrettanto interessante.

Davvero ben fatto, con musica dai toni tensivi e suspense al pari di un horror. Del resto la durata di ogni singolo episodio (circa 1 ora e 30 minuti) è quasi come un film.

 

Il Dracula di Mark Gatiss e Steven Moffat rispecchia molto le descrizioni del libro da cui è tratto, dove viene descritto sempre come un uomo elegante e di estremo fascino. Durante il primo incontro con il giovane Avvocato Jonathan Harker, viene menzionato (nel libro) come un “vecchio alto, accuratamente sbarbato ad accezione dei lunghi baffi bianchi e vestito di nero da capo a piedi, senza una sola macchia di colore in tutta la persona”. Qui mancano i baffi bianchi e si presenta come un vecchio decadente con lunghi capelli bianchi. Forse l’unica caduta di stile è stata sul mantello nero con l’interno rosso che ricorda più il Dracula del cartone animato Hotel Transilvania che quello del libro di Bram Stoker.

Ben fatta la trasformazione di Dracula, che da vecchio acquista a poco a poco il suo potere e torna ad essere giovane, a scapito del povero malcapitato Jhonny che, invece, si riduce allo stato di un corpo marcio e putrefatto.

 

Viene messo in luce l’aspetto sanguinario del soggetto e la sua sete insaziabile di sangue, forse anche troppo, tanto che a tratti il film cede il fascino a scene più splatter e dozzinali.

Tuttavia diamo a Cesare quel che è di Cesare, il vampiro è una bestia sanguinaria che non ha emozioni o sentimenti e il suo unico scopo è quello di saziare la sua fame eterna. Dracula di Bram Stoker (libro) descrive questo tipo di essere soffermandosi sulla sua particolare crudeltà e ferocia ed è così che viene raccontato il Dracula di Netflix. Un vampiro come si deve, dunque, con tutti gli attributi.

Finalmente dopo anni di vampirelli innamorati, sentimentalisti, con manie da prima donna, che alla luce del sole glitteravano come i troll dei cartoni animati, torna sullo schermo IL vampiro, l’unico da cui tutti gli altri si sono ispirati e di cui ne viene raccontata la vera natura, ossia quella di essere una Bestia.

 

Bram Stoker, lo scrittore del celeberrimo romanzo a cui tutti gli appassionati del genere fanno riferimento, era rimasto colpito dalla leggenda (narratagli dal professore ungherese Arminius Vambery) di Dracula, ovvero Vlad III principe di Valacchia, vissuto nel XV secolo, guerriero spietato e sanguinario che guidò violenti attacchi alle città della Transilvania, riservando ai suoi nemici terribili supplizi. Dunque, se da questa storia si ispira il fantasy sui vampiri non possiamo che aspettarci morte e sangue.

Il primo episodio ricalca in parte il romanzo, che si presentava come una raccolta di lettere, articoli e brani dei diari dei protagonisti, come se si trattasse di una inchiesta giornalistica. Nella miniserie abbiamo il racconto (sotto forma di flashback) dell’Avvocato Jonathan Harker che viene interrogato da una suora (Suor Agatha) in una cella, dove si sentiva al sicuro da Dracula. Sul finale della puntata la storia si ricongiunge seguendo un unico filone temporale.

La suora si presenta più come una poliziotta che come donna di fede, lei stessa ammette di essere lontana dal suo percorso spirituale, ma di mantenere comunque le apparenze per la sopravvivenza. In seguito sarà lo stesso Dracula che ci svelerà un dettaglio importante sulla identità della suora.

 

Le mosche sono una presenza costante e fastidiosa nelle scene, danno subito l’idea che ci troviamo davanti ad un racconto drammatico, crudo, e non ad una storiella per bambini. Sono presenti sia durante il racconto di Harker, sia durante i flashback nel castello di Dracula. Gli appassionati del romanzo di Bram Stoker ritroveranno l’analogia delle mosche anche nel racconto del libro. Dopotutto “ronzano dove si trova un cadavere”.

 

L’impressione generale sul primo episodio è positiva. Cruenta e macabra come ci aspettavamo che fosse! Anche se non mancano momenti che ti fanno scappare un sorriso. Dracula si dimostra come un personaggio a tutto tondo dotato di fascino e ironia (a modo suo divertente), che difficilmente riusciamo a identificare come l’antagonista, forse più come il cattivo di cui tutti segretamente tifiamo la vittoria.

 

Voi cosa ne pensate di questo Dracula? Soddisfa le vostre aspettative?

Fateci sapere nei commenti.

 

Giulia Guglielmi Maes


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