Città Invisibile – Recensione della serie Netflix

città invisibile trama

Città Invisibile è una serie brasiliana di Carlos Saldanha che spazia dal fantasy-mitologico al crime. Prodotta da Netflix e girata a Rio De Janeiro, la serie si distingue per l’utilizzo del folklore brasiliano in chiave moderna.

Il vedovo Eric deve indagare sulla morte di un delfino rosa trovato sulla costa di Rio De Janeiro. Eric infatti è un membro della polizia ambientale. Durante l’indagine alcune prove gli dimostreranno la reale esistenza delle leggende brasiliane, le quali vivono al fianco degli uomini e si sono adattate alla modernità. La realtà tuttavia è più inquietante di quanto possa sembrare e permetterà a Eric di far luce sulla morte della moglie.

la recensione

La serie prende spunto dal folklore perciò tra i protagonisti ci sono personaggi come la strega Cuca, il dispettoso e irriverente Saci, il guardiano della foresta Curupira, solo per citarne alcuni. L’idea di attualizzare figure mitologiche è indubbiamente buona e permette spunti interessanti; il tema dello sviluppo urbano ai danni della natura emerge con forza fin dai primi episodi. Oltre al tema ambientale affiora anche la necessità di superare le apparenze; il mondo mitologico infatti si nasconde tra le maglie della modernità perciò solo un occhio attento può accorgersi della sua presenza. I personaggi spesso non sono quello che sembrano; la Cuca in apparenza sembra una semplice proprietaria di un pub.

Lo sviluppo della trama ha invece alti e bassi: la prima metà della serie è prevedibile in alcuni punti, tuttavia migliora nella seconda parte fino a giungere a un buon finale. I primi episodi hanno uno sviluppo lento e in alcuni momenti poco scorrevole, difetto che è compensato da uno sviluppo più sostenuto nella seconda metà. I punti di vista utilizzati sono diversi, non solamente quello del protagonista ma anche dei personaggi mitologici. Il passaggio tra i diversi personaggi non ha forzature perciò la scelta dei diversi punti di vista si rivela buona.

Nel complesso una buona serie che riesce a risollevarsi da un inizio lento e in alcuni tratti scontato, probabilmente dovuto al genere crime preponderante nella prima parte. Città Invisibile infatti migliora quando subentra il genere mitologico e i personaggi del folklore acquisiscono più spazio.

 

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