The Leftovers – RECENSIONE 03×08 “The Book of Nora”

Ciao a tutti! Il capitolo finale del nostro amato The Leftovers è finalmente arrivato e io non posso fare a meno di essere tristissima per la fine questo meraviglioso viaggio di tre anni.

Cominciamo dalla fine. L’ultima scena è fondamentale per capire il resto dell’episodio. Il dialogo finale tra Kevin e Nora mi ha ricordato il monologo di Grace davanti a Kevin Garvey Senior: Kevin e Nora sono più vecchi di come li avevamo visti l’ultima volta – qualcuno è sicuro che siano passati 13 anni dal loro ultimo incontro nell’hotel di Melbourne (Stagione 3 Episodio 4) – e si sono appena ritrovati dopo tutto quel tempo. Kevin sostiene di aver incontrato Nora una sola volta, al ballo di Natale a Mapleton (Stagione 1 Episodio 4), e si comporta come se non fossero mai stati insieme e quindi non si fossero mai lasciati. Dopo un po’ Kevin smette di fingere rendendosi conto che il suo piano per cancellare tutto il dolore che avevano vissuto insieme non funziona affatto, quindi alla fine confessa: l’aveva cercata per 13 anni recandosi ogni anno in Australia ogni volta che aveva due settimane di vacanza, e non si era mai arreso, mostrando la foto di Nora a ogni persona che incontrava. E ora che l’ha trovata, non è certo disposto a lasciarla andare di nuovo. Kevin si scusa per averle urlato contro l’ultima volta che avevano parlato, e per averle detto che avrebbe fatto meglio a raggiungere i suoi figli.

È a questo punto che Nora inizia a raccontare la storia incredibile di come fosse riuscita ad arrivare in un’altra dimensione, quella dei dipartiti, in cui era scomparso ben il 98% della popolazione mondiale, un mondo popolato dai 140 milioni di persone che erano dipartiti dalla “loro dimensione”. Nora racconta a Kevin che si era ritrovata nell’Australia della nuova dimensione e che era arrivata a New York via mare – perché in quel mondo non c’erano abbastanza piloti per far volare gli aerei – e quindi era riuscita ad arrivare a Mapleton e a trovare la sua casa. Aveva aspettato per ore e alla fine aveva visto uscire suo marito con la nuova fidanzata e i suoi figli, cresciuti rispetto a come li ricordava, e felici. A quel punto Nora aveva deciso di tornare al suo mondo perché aveva capito di non essere, in quella dimensione, altro che un fantasma, che i suoi figli bastavano l’uno all’altra e non avevano più bisogno di lei. Quindi aveva cercato l’inventore della macchina che l’aveva proiettata in quella dimensione e gli aveva chiesto di costruire un analogo macchinario che la riportasse nel mondo da cui era venuta.

È stata una scena tristissima, da spezzare il cuore, e io ho provato davvero un gran dolore per Nora. Però c’era qualcosa che non tornava. Allora ci ho pensato su e ho cominciato a vedere le cose da un’altra prospettiva: e se Nora non dicesse necessariamente la verità? In apertura dell’episodio aveva detto “Io non dico bugie”. Ma in effetti l’ha fatto.

Io non credo affatto che Nora sia passata attraverso la macchina. Pensiamoci un attimo… Cosa era successo quando avevano inventato la macchina nella “loro dimensione”? Molte persone, almeno 190, l’avevano usata per passare dall’altra parte e raggiungere i loro familiari dipartiti. E quindi, se ciò che Nora ha detto fosse vero, tutte le persone del “nostro mondo” che erano passate attraverso la macchina sarebbero arrivate nell’altra dimensione, felicemente riunite alle loro famiglie, e avrebbero sicuramente raccontato di questa macchina miracolosa che aveva permesso loro di andare ovunque i loro cari fossero finiti il 14 ottobre. E in quel mondo, da cui era scomparso ben il 98% della popolazione, sarebbe scoppiato il caos. Abbiamo visto cosa era successo in un mondo in cui era scomparso “solo” il 2% delle popolazione mondiale: la gente aveva perso la testa, c’era chi si era unito a una setta, chi lapidava le persone, chi adorava un pollo magico, chi aveva bombardato un’isola nel Pacifico per uccidere il mostro a sette teste che avrebbe distrutto il mondo. E poi ancora: gente che comprava manichini con l’aspetto dei familiari dipartiti, che dava fuoco alle città, che sparava ai cani e adorava un leone in gabbia.

E ci sono altri motivi per cui credo che Nora non sia passata attraverso la macchina:

1 – Se davvero fosse esistita un’altra dimensione popolata da soli 140 milioni di persone, sono sicura che la gente avrebbe reagito proprio come nel mondo reale, se non peggio. E se ci fosse stata la possibilità di tornare nell’altro mondo e riunirsi al rimanente 98% della popolazione, moltissimi l’avrebbero fatto senza pensarci due volte.

2 – A differenza di Nora, le persone dell’altra dimensione avrebbero avuto l’assoluta certezza che la macchina funzionava davvero, visto che erano state raggiunte da almeno 190 persone della loro dimensione di origine, e quindi sarebbero tornati in massa nell’altro mondo. E invece no. Nessuno dei dipartiti era tornato, nemmeno uno. Se fosse successo lo avremmo saputo, la notizia si sarebbe sparsa alla velocità della luce. Ma non risulta che nessuno dei dipartiti sia mai tornato. Nora è l’unica persona al mondo ad affermare di aver visitato questo mondo parallelo, della cui esistenza però non abbiamo nessunissima prova.

3 – È estremamente improbabile che il dottor Van Eeghen abbia costruito un macchinario simile in un mondo in cui non riuscivano nemmeno a far volare gli aerei. E l’avrebbe costruita solo per Nora, senza che nessun altro gli chiedesse di usarla… E anche volendo credere che Nora dica la verità, come avrebbe fatto a trovare il dottor Van Eeghen?

4 – Inoltre, riguardando l’episodio, sembra proprio che Nora urli STOP!, prima che il liquido nella macchina la sommerga del tutto…

Nora non è passata attraverso la macchina. È solo scappata, come stava per fare la prima volta, appena prima di trovare Lily… Penso che non abbia mai creduto che la macchina potesse funzionare, voleva solo morire, affidandosi unicamente a quell’1% di probabilità di poter rivedere i suoi figli. Ma poi ha avuto paura e ha deciso di fermarsi. Quella che ha raccontato è solo la storia in cui vuole credere: la storia di due bambini che, anche se hanno perso la mamma, hanno comunque il padre e una vita felice. Vuole credere in un mondo che lotta per andare avanti, e che alla fine ce la fa. Vuole credere che i suoi figli siano vivi e felici, e che siano stati capaci di ricominciare, di riuscire dove lei aveva fallito.

Ma ci sono altre cose che rafforzano la mia convinzione che Nora stia mentendo:

1 – Questo è uno stralcio dell’intervista a  Damon Lindelof sul sito ufficiale:

 HBO: Perché le avete fatto raccontare — anziché mostrare — il suo viaggio dall’altra parte?

Damon Lindelof: Perché questa serie parla da sempre delle storie che raccontiamo a noi stessi per sentirci meglio.             

2 – Nora viene accusata di mentire dalle dottoresse Becker e Eden proprio all’inizio dell’episodio.

3 – Nora viene accusata di mentire anche dalla suora.

4 – Le parole della suora, “È  solo una storia migliore”, potrebbero essere riferite anche al viaggio di Nora nel mondo dei dipartiti.

Dopo aver cambiato idea e aver rifiutato di passare attraverso la macchina, Nora aveva rinunciato a vivere, aveva cambiato nome ed era fuggita. Sembra però che dentro di lei fosse rimasta una scintilla di speranza: era rimasta in Australia, dove aveva visto Kevin per l’ultima volta, un paese davvero enorme e pieno di gente, dove trovare qualcuno sarebbe stato difficile, ma tuttavia non impossibile.

Credo che sia tutto qui: Kevin e Nora si sono ritrovati ancora una volta e questa volta non lasceranno che il loro rapporto finisca. Kevin ha dimostrato il suo amore a Nora in ogni modo possibile, e adesso Nora sa di avere qualcosa per cui vivere.

Sarò sincera. Rivederli insieme da vecchi mi ha un po’ disorientato, e all’inizio non sapevo neanche se questo episodio conclusivo mi stesse piacendo o meno. Non era quello che mi aspettavo, avrei voluto rivedere Jill e Tom, e credevo che Laurie fosse morta, quindi questo episodio tutto concentrato su Kevin e Nora mi ha colto davvero di sorpresa. Ma va bene così. Sono felice che siano di nuovo insieme e di come si sono messe le cose. Kevin e Nora meritano di essere felici insieme. Ci è voluto troppo tempo perché si rendessero conto di essere importanti l’uno per l’altro, ma questa serie ci insegna che non è mai troppo tardi per ricominciare ad amare, per sentirsi ancora vivi e andare avanti. Tutti questi splendidi personaggi hanno vissuto in un mondo senza certezze, in cui era successa la cosa più terribile che potesse accadere – le persone amate che scompaiono – in cui l’amore era un cammino pieno di pericoli, in cui metter su famiglia era un rischio. E adesso tutto questo sembra superato, e loro sono pronti ad andare avanti. Alcuni di loro lo hanno già fatto, altri hanno appena iniziato, dopo tanto tempo, a rimettere insieme i pezzi della loro vita. La vera apocalisse era nel cuore della gente e, così come non è finito il mondo, non è finita nemmeno la loro vita.

Mi si spezza il cuore a dire addio a questa serie, un meraviglioso viaggio di tre anni che avrei voluto durasse per sempre. E invece, proprio come per i personaggi di The Leftovers, anche per noi è tempo di tornare alla vita di sempre dopo questa piccola, grande Dipartita. Ma facciamo finta che non ci sia una fine.

“Alla stessa ora la settimana prossima?”

DETTAGLI INTERESSANTI:

– La scena di apertura, con Nora e Matt, è uno dei momenti più tristi e dolci della storia: Matt è distrutto, ha perso la fede e ha paura di morire. È pronto a tornare da Mary e Noah, ma non sa come affrontare la propria malattia e come fungere ancora da guida per le persone in tempi così difficili, perché non è più sicuro di avere risposte da offrire. In questa scena cerca di far trascorrere serenamente a Nora gli ultimi momenti, come faceva quando erano piccoli. Non cerca più di fermarla, desidera solo che lei riesca ad avere quello che vuole. La storia di Matt è straziante: sembra che tutto quello in cui ha creduto non gli abbia portato che solitudine, e la perdita di tutto ciò che gli era più caro: sua moglie, suo figlio, sua sorella e infine anche la sua fede. Non ha più niente per cui vivere ed è anche ammalato. Alla fine dell’episodio scopriremo che è morto, e che gli è stato fatto un bellissimo funerale a cui hanno partecipato più di 400 persone. Sembrerebbe anche che prima di morire sia tornato con Mary.

Perché la dottoressa Bekker e la dottoressa Eden consigliano di utilizzare il loro macchinario? Forse sono veramente convinte che funzioni. O forse non ne sono sicure e  lasciano che lo usi solo chi non ha più nessuna ragione per vivere.

– Nora è vestita di bianco prima di entrare nella macchina.

– Eeeee, per l’ultima volta, sentiamo parlare ancora di Cairo.

“La signorina Durst è nata e cresciuta a Cairo, in Egitto”

Nora nel macchinario ricorda molto il marinaio francese nudo nel sottomarino (Stagione 3 Episodio 5)

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– Nora mette i soldi in un barattolo, come aveva fatto K.G. Senior quando aveva lasciato i 20.000 dollari per Matt.

– Laurie e Nora al telefono sembrano due ragazzine che parlano di un ragazzo che piace a tutte e due. <3

In questo episodio Kevin e Nora ballano una canzone di Otis Redding. Nell’Episodio 4 della Stagione 1 si erano incontrati al ballo di Natale, e in sottofondo c’era un’altra canzone di Otis Redding.

– Kevin afferma di avere un disturbo cardiaco, e di avere una cicatrice proprio sotto il cuore dovuta all’inserimento di un pace-maker – come Kevin Harvey aveva una cicatrice nello stesso punto dovuta alla rimozione della chiave che avrebbe distrutto il mondo dall’altra parte.

–  Nora libera la capra dalle collane di perline che rappresentano i peccati del mondo e se le mette al collo, prendendo il suo posto. Questa scena ricorda quella dell’Episodio 5 della Stagione 2 in cui Matt libera l’uomo alla gogna e prende il suo posto.

Nora cambia il rotolo di carta da cucina come aveva fatto quando Wayne si era portato via il suo dolore abbracciandola. Cambiare il rotolo è stata l’ultima cosa che aveva fatto prima che i suoi figli scomparissero, e quel rotolo era rimasto lì per i tre anni successivi alla Dipartita. Questa volta ci mette sopra le collane di perline. Potrebbe essere una metafora: Nora alla fine riconosce i suoi peccati ed è pronta ad andare avanti.

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– La casa di Nora in Australia è praticamente uguale a quella della scena di apertura della Stagione 3, con la donna Millerita.

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– Laurie è ancora viva e ha in braccio la figlia di Jill <3 Grande colpo di scena: eravamo tutti sicuri che si fosse uccisa nell’episodio “Certified”, e nessuno si aspettava di rivederla. Si scopre inoltre che vive ancora con John e che Michael si occupa della chiesa. Forse la telefonata di Jill e Tom le aveva fatto cambiare idea e le aveva salvato la vita. Aveva perfino potuto mantenere la promessa fatta a Nora: “alla stessa ora, la settimana prossima”.

– Nella scena conclusiva della serie, gli uccelli di Nora fanno ritorno con i messaggi d’amore. Dice che sono addestrati per tornare sempre a casa – proprio come Kevin?

Articolo scritto da Giulia Francolino

Una risposta a “The Leftovers – RECENSIONE 03×08 “The Book of Nora””

  1. Ottima recensione come tutte le precedenti di questa serie e ottima “lettura” dell’intera serie, concordo in tutto. Un vero peccato che sia finita, tre stagioni sono troppo poche per serie come queste.

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