The Leftovers – RECENSIONE 03×03 “Crazy Whitefella Thinking”

Ciao a tutti! È finalmente uscito il terzo episodio della terza stagione di The Leftovers. Questa puntata è stupenda e speciale, diversa da tutti gli altri episodi concentrati su un unico personaggio: mi è quasi sembrato di vedere un intero film dedicato a Kevin Garvey Senior! Di lui non sappiamo molto: dalle stagioni precedenti sappiamo che è il padre di Kevin, che era il capo della polizia di Mapleton e che ha smesso di lavorare quando ha iniziato a sentire delle voci nella sua testa. Ha passato un numero indefinito di anni in un ospedale psichiatrico e si è ripreso nel momento in cui ha iniziato a fare quello che le voci gli dicevano. L’ultima cosa che sapevamo di lui era la sua decisione di trasferirsi in Australia, appunto su consiglio delle voci. In tanti speravamo tantissimo di avere un intero episodio dedicato a lui per capire che tipo di persona fosse e quale fosse il vero motivo del suo viaggio. A quanto pare le voci sono sparite e l’ultima istruzione da loro ricevuta è appunto quella di trasferirsi in Australia, senza però specificare precisamente dove o perché. Dopo aver preso un aereo per Sydney e aver comprato un biglietto per Verdi all’Opera House – è la seconda volta che abbiamo a che fare con Verdi, la prima era nell’episodio International Assassin con il Nabucco sempre in sottofondo – si mette in attesa di nuova istruzioni. Il primo segno ad arrivargli è un hippie con un elastico rosso in testa, che gli chiede se vuole parlare con Dio.


“Allora devi parlare la Lingua di Dio”
, gli ha risposto. Sapevamo già che la Lingua di Dio è un potente allucinogeno sperimentale che K.G. Senior aveva già assunto nell’episodio International Assassin per comunicare con Kevin tramite il televisore dell’Hotel. Dobbiamo quindi dare per scontato che Kevin sia Dio? O si tratta di una strana coincidenza? Ma la parte strana deve ancora arrivare, perché K.G. Senior non si ricorda niente di tutto ciò. A quanto dice, si ricorda di essersi svegliato due settimane dopo in una stanza d’hotel a Perth, sulla costa opposta dell’Australia, senza nessun ricordo di aver visto Kevin attraverso il televisore, in una stanza d’albergo identica alla sua. Non ricorda neanche di averlo aiutato dicendogli di portare Patti al pozzo. L’unica cosa che si ricorda è una stanza con un materasso in fiamme e “un gruppo di tizi bianchi distesi per terra e dipinti con colori da guerra” e di aver visto nel televisore non Kevin ma – e qui la cosa si fa divertente – un pollo.

“Un pollo!!”

A quanto pare, il 14 Ottobre, da una città dell’entroterra australiano era sparita l’intera popolazione di 14 persone, compresi gli animali.  Ogni essere vivente di quella città era svanito, tranne un uovo, da cui qualche giorno dopo era nato un pulcino. La gente aveva iniziato a parlare di questo pollo, dicendo che poteva aiutare le persone a trovare quello che stavano cercando. Ed è qui che il vero viaggio di K.R. Senior comincia: ovviamente prende il treno e va da Tony, il pollo, chiedendogli di dargli uno scopo. Il pollo inizia a beccare sul suo zaino e poi su un’audiocassetta – il registratore era stato regalato a Kevin da sua madre, poco prima di morire –  sulla quale si trova una strana e molto esplicativa registrazione di Kevin e suo padre che cercano di fermare la pioggia cantando una canzone. Questo ha riportato alla mia mente due cose:

  •  Kevin che cerca di scappare dal mondo dell’Hotel cantando “Homeward Bound” per provare il suo amore per la sua famiglia.
  • L’articolo del National Geographic (maggio 1972) sul “Ragno che vive sott’acqua”.

    La canzone fa:

“Il ragno piccolino su per la grondaia andò – Poi la pioggia scese e il ragno via lavò -ricomparve il sole e la pioggia asciugò – e il piccolo ragnetto su la grondaia ritornò ”.

Questa è un’evidente riferimento all’articolo presente sul National Geographic (maggio 1972) e a una frase che Christine sussurrò poco prima di dare alla luce Lily (s01e07)

“Ci sono dei ragni sott’acqua”

In ogni caso, nella registrazione la canzone sembra funzionare e smette di piovere.

“Credo che nel giorno del settimo anniversario dell’Improvvisa Dipartita arriverà la pioggia, e con essa un grande diluvio. Devo cantare per fermarlo.”

Ecco cos’ha dato a K.G. Senior l’idea di usare la musica per prevenire l’Apocalisse: il suo piano è quello di percorrere la Via Del Canto Australiana, imparare tutte le canzoni di ogni luogo sacro e di cantarle per prevenire la fine del mondo.

“Devo cantare per fermarlo”

A questo punto della storia gli serve un’ultima canzone per portare a termine la sua missione. È quindi in cerca di Chistopher Sunday, l’ultimo capo tribù che possiede l’ultima canzone di cui ha bisogno.  Quando lo trova gli racconta la sua storia, del motivo per cui si trova in Australia, di Kevin e di sua madre, e infine gli chiede di insegnargli la sua canzone. Questo è probabilmente il monologo più lungo (e più strano e più bello) dell’intera serie – con Verdi di nuovo in sottofondo: per la prima volta K.G. Senior piange, ricordando il piccolo Kevin alle prese con la morte di sua madre. Alla fine della scena, Chris acconsente a insegnargli la canzone, chiedendo in cambio di aiutarlo ad sistemare una perdita d’acqua sul soffitto. Salendo sul tetto K.G. Senior scivola e cade proprio su Chris, uccidendolo.

Finisce a vagare da  solo nel deserto, dove viene morso da un serpente. Questa scena è molto significativa, perché ancora una volta ci troviamo davanti un animale guida (K.G. Senior dice che il suo totem è proprio il serpente). Inoltre, viene morso nello stesso punto in cui era stata morsa la donna delle caverne nella scena iniziale della seconda stagione, e nello stesso punto in cui Nora ha il tatuaggio. 

Tornando al deserto, il serpente lo avvelena, K.G. Senior collassa vicino a una croce di legno e si risveglia nella casa da cui l’avevamo visto uscire nella scena finale del secondo episodio. Qualcuno si è preso cura di lui durante la notte e gli ha dato delle medicine. Davanti alla casa alcune persone stanno costruendo una grande arca, quindi forse non è il solo a credere nell’arrivo di un grande diluvio. Qui, scopre che Chris è morto e che quindi non potrà insegnargli l’ultima canzone che gli serviva per portare a termine la sua missione. Torna in casa, prende alcune medicine a caso da un armadietto e trova un album fotografico dentro al freezer (?), nel quale vediamo alcune fotografie che mostrano la vita di una giovane donna, di suo marito e dei suoi cinque figli adottivi. Si addormenta guardando le foto e quando si risveglia tutto inizia ad acquisire un senso: le quattro donne dell’episodio precedente sono nel giardino della casa e stanno annegando l'”altro Kevin”.   Il povero Senior viene colpito da un dardo e si risveglia il giorno dopo. Grace, la donna bionda dello scorso episodio, è di fronte a lui, in attesa di parlargli. Gli racconta la sua straziante storia, di come il 14 ottobre (15 in Australia) avesse dato per scontato che i suoi figli fossero dipartiti, per poi ritrovarne le ossa due anni dopo, poco distante da casa sua.  La sua fede e il suo amore per Dio erano molto forti e le avevano dato la convinzione che si trattasse del Rapimento Biblico e che i suoi figli fossero stati scelti da Dio per ascendere al paradiso. Adesso è una donna a pezzi divorata dai sensi di colpa e alla ricerca disperata di qualcosa che dia un senso alla sua perdita. Era convinta che K.G. Senior fosse un angelo inviato da Dio per mandarle un messaggio: l’aveva trovato nello stesso punto in cui i suoi bambini erano morti, con una pagina del “Libro di Kevin” tra le mani.  Pensava che quello fosse il modo di Dio per chiederle di cercare un poliziotto di nome Kevin, l’unico uomo al mondo immortale e capace di farla parlare con i suoi bambini per l’ultima volta. Non si aspettava certo che la sua forte fede causasse un’altra volta la morte di una persona.
Ecco perché l’ultima scena è così potente. Grace sta piangendo, convinta di essere stata abbandonata da Dio e le basta una sola frase per tornare a sperare:

“Hai solo preso il Kevin sbagliato”.

Improvvisamente va tutto bene. Il mondo non è finito, e Dio è ancora lì a guidarla e a darle uno scopo. Sembra che queste due persone siano davvero essenziali l’una per l’altra per compiere i propri destini.

Ho amato tantissimo quest’episodio. Kevin Garvey Senior è una persona stupenda che ha sacrificato tutto quello che aveva per salvare il mondo e per aiutare suo figlio, anche se sembra credere di essere lui stesso destinato a salvare il mondo, e non Kevin.

Particolari interessanti:

Il National Geographic è tornato!!
“Non lo voglio in Australia”, dice K.G.Sr  riferendosi a Kevin. Perché non vuole che suo figlio si avvicini all’Australia? Probabilmente lo scopriremo nel prossimo episodio!
– Abbiamo finalmente avuto qualche informazione riguardo la madre di Kevin. A quanto pare è morta di cancro quando lui aveva 8 anni.
– K.G. ha iniziato a sentire le voci cinque minuti dopo l’Improvvisa Dipartita. È stato forse il primo ad avere un contatto con le persone dell’altro mondo?
– K.G. Senior che copre il registratore mi ha ricordato Nora sul ponte, piegata su Lily per proteggerla. (s02e10)
– Nella prima stagione a K.G. Senior non interessa minimamente del fatto che il cerco venga ucciso o no. In questo episodio invece lo vediamo scusarsi con il serpente, poco prima di ucciderlo. Il suo viaggio in Australia l’ha cambiato veramente tanto, ora ha persino un animale guida.
– Matt sembra essere di nuovo malato. 🙁
Il cognome di Grace è Playford, che è anche il cognome di Thomas Playford, fondatore del movimento Millerite in Australia!!
– Christoper Sunday è interpretato da David Gulpilil, che recitò nel 1977 in un film intitolato “The Last Wave” dove uno dei protagonisti è un certo David Burton (proprio come uno dei personaggi di The Leftovers, che dichiarava di essersi risvegliato in una grotta a Perth dopo essere stato in un hotel e di non riuscire più a morire). Nel film si parla anche di un grande diluvio che potrebbe rappresentare la fine del mondo.
– L’uomo che si dà fuoco dice “Non mi hanno preso”. Starà forse parlando del “trattamento” con le radiazioni LADR? Inoltre questa scena è un riferimento a un film chiamato “Walkabout”, in cui recita lo stesso David Gulpilil. (Grazie a Jim Kathan per queste informazioni)

L’Australia fa da scenario a questa nuova stagione, ed è bellissima e mistica proprio grazie ai rituali e le tradizioni degli aborigeni, ai corpi dipinti dei nativi e ai percorsi sacri della Via dei Canti. I paesaggi suggestivi di questa via sono spesso protetti ed è proibito l’accesso agli stranieri proprio perché sono considerati luoghi sacri e le canzoni vanno cantate seguendo un percorso preciso. Nell’album di foto di Grace ci viene anche mostrata una foto del monte Uluru, uno dei luoghi sacri più importanti dell’Australia.

Articolo scritto da Giulia Francolino

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