The Keepers: come Netflix ha cavalcato l’onda delle Crime Stories

I documentari e i talk show dedicati ai crimini più controversi e agghiaccianti della storia (più o meno recente) stanno diventando un vero e proprio genere di punta. Alcuni canali si reggono principalmente sulle “crime stories” e Netflix ha deciso di buttarvisi a capofitto, a sua volta, producendo la docu-serie “The Keepers”, dedicata alla spaventosa storia dell’omicidio di una suora avvenuto nel 1969, in Maryland.

L’esperimento di Netflix è stato un successo senza precedenti, sebbene parlare di “successo” per una storia cruda e difficile da guardare come è stata quella narrata in “The Keepers” possa risultare ossimorico.

Dobbiamo, però, apprezzare la splendida realizzazione del progetto, che ci ha portato a Baltimora, dove un gruppo di studentesse della suora brutalmente uccisa quasi cinquant’anni fa sono – tutt’ora – alla ricerca del suo assassino. La storia finisce ben presto per toccare argomenti delicati come gli abusi perpetrati dai preti ai minorenni, disvelando un mondo di trame e di misteri, in cui la curiosità e l’orrore degli spettatori si miscelano e si congiungono indissolubilmente.

Netflix non prende una posizione. Lo staff che ha curato lo show ha lasciato che fossero le vittime degli abusi a parlare, a dire la loro e a diffondere la loro versione, troppo spesso oscurata dai media e dalle autorità. Ma la docuserie fa molto di più e inizia a battere delle piste e a ricercare degli indizi che – in qualche modo – sono stati ignorati dalla polizia (dietro cui aleggia un forte sospetto di corruzione), andando a intervistare i protagonisti e i possibili sospetti di una vicenda che ha sconvolto la cattolicissima città americana di Baltimora.

“The Keepers” ha suscitato emozioni forti e ha, per varie ragioni, sconcertato e disturbato i suoi spettatori, che hanno scoperto un caso criminale a forti tinte gialle, in cui l’immagine dello Stato Americano e dell’FBI in special modo è uscita visibilmente danneggiata.

Netflix ci ha fatto rivivere un mistero e una storia drammatica, fatta di tanti tasselli, che ha appassionato la mente curiosa dei fan del genere, portando a compimento un’opera che dà spazio alle vittime e che raggiunge l’opinione collettiva, riuscendo a fare “servizio pubblico” oltreché intrattenimento.

Per i fanatici dei gialli e, per l’appunto, delle crime stories, non resta che aspettare e sperare che Netflix produca nuove produzioni simili e parimenti interessanti.

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