The Good Doctor – Recensione 1×07 – “22 Steps”

Con “22 Steps” The Good Doctor si conferma come una serie su grandissimi livelli che non solo riesce ad intrattenere lo spettatore, ma soprattutto lo appassiona e lo emoziona lasciando, alla fine dell’episodio, un bellissimo senso di completezza. Come ormai di consueto, la storia raccontata nell’episodio si divide in due trame distinte, ma entrambe risultano efficaci e riuscite.

Jared si trova di fronte ad un paziente con gravi problemi cardiaci che ormai è arrivato al limite e vuole lasciarsi andare. Tutta questa trama è gestita molto bene perché riesce a trasmettere allo spettatore le emozioni che prova Jared. Sin dall’inizio questo personaggio è stato descritto come quello che si lega più facilmente ai pazienti e quindi il suo rapporto particolare con questi risulta essere lo specchio di una serie che non vuole lasciare nulla al caso, ma ogni trama e ogni problema è funzionale alla crescita dei personaggi. Infatti, in soli sette episodi Jared è emerso come uno dei personaggi meglio delineati e meglio sviluppati della serie e questo non può che far grande piacere visto che, in una serie come questa, è facile concentrarsi solo sul protagonista oscurando gli altri personaggi. L’altra trama è, ovviamente, quella dedicata a Shaun che deve occuparsi di un paziente come lui, cioè affetto da autismo. Vedere il protagonista interagire con qualcuno affetto da autismo è sicuramente stato interessante ed emozionate perché riesce a mettere Shaun in una situazione in cui non era mai stato prima. Lui riesce a capire perfettamente cosa prova il paziente e quindi sa cosa gli serve, ma allo stesso tempo riesce solo in parte e solo in alcune circostanze ad interagire con lui. Lo sviluppo di questo personaggio è sempre più convincete grazie ad una scrittura che prima di ogni altra cosa mette al centro i suoi personaggi che quindi ad ogni episodio riescono a far emergere lati diversi di loro stessi. Per Shaun questo discorso è ancora più valido perché gli autori riescono a mettere il personaggio sempre in situazioni diverse a cui lui dovrà, per forza di cose, reagire in modo diversi mettendo in lui tutte le sue qualità.

Infine, anche se non hanno una vera e propria trama a loro dedicata, non si possono non citare il dottor Melendez e Claire. Il primo in quest’episodio mette in luca quella che si potrebbe definire una silente evoluzione. Infatti dal più grande oppositore di Shaun, ne diventa il più grande difensore e questo avviene senza che, negli episodi precedenti, si sia esplorato questo aspetto. In sostanza sono stati il lavoro compiuto dal dottor Murphy e il suo modo particolare di risolvere i problemi che hanno convinto il responsabile dei specializzandi a considerare Murphy come un chirurgo come tutto gli altri. Per quanto riguarda Cliare, la sotto trama a lei dedicata è molto interessante perché esplora le conseguenze che il personaggio sta subendo a causa dell’errore che è costato la vita d un paziente nello scorso episodio. Continuare ad esplorare questa trama sarà sicuramente interessante perché permetterà al personaggio di crescere e al pubblico di legarsi maggiormente a lei. In conclusione, si può sicuramente dire che The Good Doctor è una serie che riesce sempre ad essere originale e a dare qual qualcosa in più che permette al pubblico di legarsi ai personaggi e alle vicende. La serie sta crescendo insieme ai suoi personaggi e quindi sarà sicuramente interessante continuare a seguire la serie per vedere se nel lungo periodo si riuscirà a mantenere lo stesso livello qualitativo per quella che, ad oggi, è la serie tv sorpresa di questa nuova stagione televisiva.

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