The Gifted – Recensione 1×07 – “eXtreme measures” 

Uno va bene, a volte è anche necessario, due iniziano ad essere troppi e se non gestiti bene anche dannosi per la storia, ma tre episodi di transizione, per altro consecutivi, spezzano troppo la narrazione principale e infatti la serie ne risente pesantemente. Il difetto principale di “eXtreme measures”  è proprio il suo essere un episodio di transizione, l’ennesimo di questa seconda parte di stagione di The Gifted. In una stagione composta da dieci episodi, tre puntate di transizione che non tolgono e non aggiungono nulla alla trama principale sono troppi. Infatti, tutti gli avvenimenti di quest’episodio possono essere riassunti con una solo frase: succede di tutto per non succede nulla. Certo, alcune trame sono interessanti, altre non lo sono per niente, ma il tutto è gestito per rendere comunque il tutto interessante e che intrattiene bene, ma da tre episodi a questa parta la serie sembra essere entrata in un blocco narrativo in cui nascono e muoiono trame fine a sé stessa che quindi non hanno nulla di rilevante ai fine della grande guerra che si prospetta fin dal pilot.

Come avvenuto nelle scorse due puntata l’episodio vive su diverse sotto trame. Qui le più interessanti sono quella che coinvolgono Marcos, Carmen e in secondo luogo Polaris, soprattutto perché alla fine il tutto condurrà a serie problemi per la coppia di mutanti e poi è anche interessante la trama dedicata ai Sentinel Service che ormai sembrano gli unici a prepararsi davvero alla guerra. Le altre sotto trame sono abbastanza inutili e anche molto pretestuose perché alla fine non conducono a nulla. Infatti, sia la trama che riguarda la famiglia Strucker, sia quella che riguarda Clarice e John sono dei meri riempitivi che hanno l’unico scopo di portare l’episodio ai quaranta minuti.

Dopo i primi quattro episodi molto interessanti e ben gestiti, The Gifted è entrata in un vortice di episodi di transizione che non hanno aggiunto nulla alla trama principale e soprattutto ha abbassato l’interesse verso una serie che rimane comunque buona, ma la necessità di passare oltre questa transizione è più evidente che mai e a soli tre episodi dalla conclusione, la serie non può più permettersi di perdere tempo, ma deve arrivare al dunque altrimenti si subirà un declino narrativo che alla fine dei conti impedirà a The Gifted di essere ricordata come una buona serie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: