The Gifted – Recensione 1×05 – “BoXed in”

“BoXed in”, quinto appuntamento della prima stagione di The Gifted, si pone come episodio di transizione in vista dei prossimi episodi in cui dovrebbe esplodere definitivamente la guerra tra i mutanti e i SentinelSevice, ma questo non significa che sia meno interessante, anche se al suo interno ha qualche aspetto che poteva essere sfruttato meglio. La puntata riesce comunque a convincere grazie ad una costruzione costante della tensione, cosa su cui gli autori puntano costantemente visto che ormai quest’aspetto è tipico della serie considerando che viene sfruttato sin dal pilot.

Dopo che alla fine dello scorso episodio i due gruppi di protagonisti si sono riuniti, in questo devono affrontare nuove difficoltà per contrastare i loro nemici. Da una parte ci sono Lorna e Marcos che dopo una bellissima ed emozionate scena in cui parlano di loro figlio sono costretti a rapire Jace Turner, l’agente dei Sentinal Service a capo della caccia ai mutanti, per avere informazioni su come questi siano riusciti a rivoltare contro i mutanti il loro amicoPulse. Tutta questa trama vive di alti e bassi, perché se è vero che tutto il faccia a faccia tra i tre personaggi è sicuramente efficace e permette di far chiarezza su un evento fondamentale, cioè quello che accadde il 15 luglio di quattro anni prima, quando una manifestazione pacifica dei mutanti si trasformò in una strage, è anche vero, dall’altra parte, che questa rappresenta un’occasione sprecata per il personaggio di Jace. Infatti, sarebbe stato meglio sfruttare questa trama per approfondire il personaggio, ma questo avviene solo in parte. E’ vero che viene esplorato il motivo per cui considera i mutanti dei terroristi e vuole arrestarli, ma gli viene dedicato troppo poco tempo per permettere allo spettatore di empatizzare con lui; un po’ più di spazio avrebbe sicuramente giovato ad un personaggio che comunque sembra avere un grande potenziale.

L’altra parte dell’episodio è dedicata al gruppo di mutanti che da una parte cerca di curare i compagni feriti nello scorso episodio e dall’altra cerca di sviare le indagini della polizia. Tutto quello che avviene ha il lato positivo di riuscire ad interessare grazie ad una scrittura che riesce a coinvolgere, ma allo stesso tempo aggiunge poco e niente alla trama principale. Gli avvenimenti sono presto dimenticabili e avranno poca importanza per quelli che avverranno nei prossimi episodi, cosa che rende chiaro il motivo per cui questo è, come detto in precedenza, un episodio di transizione. Quindi, The Gifted continua la sua corsa senza particolare lodi, ma anche senza particolari infamie, per preparare la strada verso una guerra che vista le premesse potrebbe risultare davvero molto interessante.

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