The Defenders – Recensione episodio 1×06

Il titolo del sesto episodio della prima stagione di The Defenders è “Ceneri,Ceneri”, titolo che racchiude perfettamente quello che succede perché alla fine di quest’episodio restano solo le ceneri di quello visto fino a questo punto. Gli avvenimenti che si susseguono sono fondamentali per la serie e per alcuni personaggi, ma nel complesso gli autori hanno preso qualche decisione sbagliata di troppo. Non che questo infici la riuscita dell’episodio, ma alcune scelte scontate e fin troppo prevedibili potevano essere evitate.

Innanzitutto va analizzata la parte dell’episodio che risulta più riuscita, cioè la parte dedicata allo scontro tre contro uno; cioè la parte in cui Matt, Jessica e Luke decidono che Danny deve restare al sicuro, lontano dalla Mano, perché lui è la chiave di tutto per l’organizzazione criminale, ma Iron Fist rifiuta l’idea di non partecipare alla guerra con il suo nemico giurato e i tre sono costretti a legarlo e tenerlo prigioniero. Successivamente, Matt e Jessica si recano a casa di Raymond per cercare di scoprire qualcosa sul piano della Mano e scoprono le planimetrie dell’edificio della Midland Cirlces, capendo che Raymond voleva farlo saltare in aria. Come detto, tutta questa parte della puntata è la migliore perché concentra l’attenzione su quello che è il vero punto forte della serie, cioè l’interazione tra i protagonisti. Anche se questa volta si basa tutto su uno scontro tra gli eroi e forse sulla troppa  immaturità di Iron Fist, la scrittura e l’interpretazione data dagli attori riesce a cattura l’attenzione dello spettatore. Poi c’è l’altra parte dell’episodio basata sostanzialmente su Elektra. Infatti dopo che Stick droga Luke e cerca di assassinare Danny, Elektra interviene, “salva Danny” e uccide Stick. A questo punto Matt e Jessica corrono in soccorso di Stick ma vengono sopraffatti da Elektra, che rapisce Danny. Già la scelta di uccidere Stick è una scelta molto coraggiosa e forse un pò troppo eccessiva per un ottimo personaggio interpretato sempre in maniera magistrale da Scott Glenn, ma ancora di più la scelta veramente eccessiva e forse non totalmente riuscita è  quella di Elektra che uccide Alexandra.

Bisogna dire che questo plot-twist è stato gestito in maniera ottima e infatti stupisce pienamente il pubblico, ma per chi ha già guardato le altre serie Marvel/Netflix (basti pensare a cosa succede a Cottonmouth in Luke Cage) questa scelta pare troppo scontata, prevedibile e non completamente funzionale. Infatti, in questa maniera si frena la caratterizzazione di un personaggio che, episodio dopo episodio, stava risultando sempre più convincente e il fatto di dire addio ad una ottima Sigourney Weaver non può che dispiacere. In sostanza questa è una scelta che può essere considerata da più punti di vista, ma alla fine dei giochi smuove la serie e se questo è un fatto negativo o positivo lo diranno gli ultimi due episodi. Nella sua totalità, quindi, l’episodio risulta riuscito ed efficace, ma presenta delle scelte discutibili che, pur non inficiando la qualità generale della serie, non convincono e quindi fanno storcere un pò il naso. Ormai The Defenders è arrivata quasi alla sua conclusione e la speranza è che gli ultimi due episodi siano stati scritti dagli autori in modo da indurre chi guarda a dimenticare quelle scelte che, nel complesso, non risultano pienamente convincenti.

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