Sicario. Villeneuve continua a dimostrare il suo enorme talento.

Denis Villeneuve è uno dei registi più talentuosi usciti dagli anni novanta, infatti molto spesso le sue pellicole hanno vinto riconoscimenti prestigiosi; quest’oggi analizzeremo il suo settimo lungometraggio dal titolo:”Sicario” che prosegue il percorso del regista verso la geo-politica.

In un territorio ormai invaso dalla criminalità, legata anche al narcotraffico, una giovane agente dell’FBI viene reclutata in una missione che sconvolgerà il suo animo; ponendola al centro di un conflitto tra ciò che sembra giusto e ciò che sembra sbagliato. La prima sequenza definisce fin da subito il carattere di una pellicola che non si concentra sull’azione ma su le conseguenze ad ampio raggio, in cui la protagonista interpretata da una bravissima Emily Blunt, sacrifica la sua femminilità per dar spazio al suo ruolo nella giustizia nelle forze dell’ordine; la quale però risulta altalenante, costruendo un discorso che porta numerosi dubbi nella mente di Kate.

Sebbene Kate sembra sicura delle proprie azioni nelle sequenze iniziali del lungometraggio quando intraprenderà,come volontaria, una missione che potrebbe mettere un freno alla criminalità legata al narcotraffico, cambierà divenendo totalmente insicura del suo ruolo all’interno della task force governativa. Il dilemma interiore non solo si mostra attraverso la sceneggiatura e l’interpretazione della Blunt ma anche sul suo volto fotografato da Roger Deakins con dei tagli netti sul volto dell’attrice, la quale viene divisa tra ciò che penserebbe di star facendo e ciò che sta facendo realmente, grazie alla separazione dovuta alle luci che dividono il volto della protagonista in due facce. La regia di Sicario è davvero notevole non solo nella composizione dell’immagine ma anche nel saper costruire grazie anche al montaggio scene di tensione di ottima qualità.

Quasi tutti i personaggi non sono completamente buoni, avvicinandosi alla dicotomia tra bene e male tipicamente orientale, la quale non divide in modo netto le due compagini ma conduce la psicologia dei personaggi costruendo una personalità realistica e complessa. Sicario è un thriller davvero ben costruito, dimostrando ancora una volta il grande talento del cineasta canadese nel sapere trattare i personaggi con estrema sincerità non mostrando mai un risultato banale ma approfondendo le caratterizzazioni dei personaggi, tramite tutti gli strumenti di cui dispone. Un altro aspetto importantissimo della pellicola è l’evoluzione di Kate, la quale vede distruggersi lentamente i suoi valori morali, apprendendo la dura verità del conflitto in cui non c’è il bene e il male ma solo gli interessi personali di una fazione.

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