Salvation – Recensione 1×08 – “From Russia, with Love”

“From Russia, with Love” è l’ottavo episodio di Salvation. Episodio che si conferma sui livelli della puntata precedente, ma che mantiene qualcuno dei soliti difetti e solite situazioni gestite male che ormai caratterizzano la serie. L’episodio si muove su una storia principale, che è la trama orizzontale, e su varie storyline minori. I problemi di “From Russia, with Love” sono proprio queste storie secondarie, che sono semplici storie riempitive, ma che sono gestite abbastanza male e non catturano per niente l’attenzione di chi guarda. Partendo dalla storia che coinvolge Jillian e la sua famiglia, per passare all’incontro tra i figli di Grace e Harris, per arrivare alle vicende personali Harris, nessuna di queste storie viene scritta con accuratezza, ma sono tutte caratterizzate da una superficialità che rende il tutto noioso e poco efficace e di conseguenza non si riesce davvero ad empatizzare con i personaggi e con gli avvenimenti che si susseguono sullo schermo.

L’altra faccia della medaglia, invece, è rappresentata dalla storia principale che in realtà è gestita molto bene e riesce in pieno lì dove le storie secondarie e qualche episodio precedente avevano fallito. Tutta la trama di Grace e Darius in Russia è scritta cosi bene che si riesce perfettamente ad entrare in contatto con questi due personaggi, che episodio dopo episodio, si confermano come i personaggi più interessanti e meglio scritti della serie. L’aspetto più convincente è quando i due vengono drogati del Ministro della Difesa russo con una specie di droga che li costringe a dire la verità. Tutta quella parte risulta convincente e coinvolgente e rappresenta una delle migliori scene di tutta la serie fino a questo momento. Ma in puro stile Salvation ci deve comunque essere un aspetto negativo, perché altrimenti gli autori non sono contenti. Infatti, il finale di questa storia, con Grace e Darius che finiscono per stare insieme, può essere considerato la naturale conclusione della storia, ma in realtà è un aspetto che poteva essere risparmiato o comunque rimandato perché al momento risulta troppo scontato e prevedibile.

L’episodio, in sostanza, è abbastanza buono, ma riesce solo in parte ad essere pienamente efficace e soddisfacente. Ecco quindi che la serie continua il suo percorso alternando alti e bassi, situazioni buone, ad altre meno buone, il tutto contornato da qualche scivolone che rende il tutto molto discontinuo e non pienamente accattivante. Ormai mancano solo cinque episodi e il percorso di Salvation è stabilito e consolidato, ma prima “Seeing Red” e ora “From Russia, with Love”, hanno dimostrato che quando vuole la serie sa sfornare episodi che possono esprime un buon potenziale e coinvolgere appieno lo spettatore. Nel rush finale della sua prima stagione Salvation dovrà limare quelle imperfezione che si porta dietro sin dal pilot ed ecco che la serie potrà finire meglio di come avrà iniziato.

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