Riverdale – Recensione episodio 1×03 – Body Double

Ed eccoci alla terza puntata di questa serie davvero affascinante. Devo ammettere che ho avuto un po’ paura di vedere un calo rispetto ai primi episodi, dato che la premier solitamente è quasi sempre incredibile. Andando avanti, invece, questo show mi tiene sempre più incollata allo schermo, e ormai aspetto il venerdì per vedere quel che ci riserva.

In questa 1×03 ci sono stati molti colpi di scena, e molti argomenti da trattare, ma andremo ad analizzare per prima le storie di base, per poi passare al mistero principale.

Qui lo dico e qui non lo negherò mai, Archie Andrews è di una pesantezza ALLUCINANTE. Non so voi, ma quando c’è una sua scena, mi verrebbe voglia di passare a quella successiva, sperando in una battuta stronzissima di Cheryl per regolarizzare un po’ la cosa.  Avevo creduto in una sua improvvisa presa di posizione, dopo il finale della scorsa puntata, quando aveva deciso di dire tutto alla polizia. Ha parlato, questo si, ma quel “tutto” ce lo possiamo scordare. Ha omesso la presenza della simpaticissima Grundy quel giorno del 4 luglio al lago. Non credo che questo aiuti la loro posizione, anzi credo che molto presto verrà a galla tutto, e per loro saranno cavoli amari. Inoltre, penso proprio che lei stia utilizzando Archie per qualche altro scopo (non solo quello di tenerlo buono), ma mi piacerebbe sapere se non era solo un caso che si trovassero proprio lì e proprio in quel momento. Comunque sia, non riusciranno mai a farmeli piacere, né insieme né singolarmente.

Comunque, la puntata si è incentrata principalmente su ciò che ultimamente è sempre più frequente, il sessismo, con una buona dose di bullismo. Quello che ci hanno mostrato  è uno stralcio della società odierna, dove la donna viene strumentalizzata e fatta oggetto di scherno,  dove si assegnano dei “punteggi” e vengono messi in evidenza i punti deboli delle vittime. Si, chiamarle vittime non è un esagerazione, e mi è piaciuto come hanno inizialmente trattato l’argomento. Mi è piaciuto vedere come le donne siano in grado (quando vogliono) di allearsi e formare una sola forza. Mi è piaciuta Veronica cazzutissima nel voler affrontare la situazione come un uragano, e mi è piaciuto allo stesso tempo la scena dello spogliatoio quando viene zittita, perché purtroppo anche questo capita. Succede che molte volte ci sentiamo quasi  spente da tanta crudeltà, ma la ripresa non tarda a venire e lei è stata, come sempre, magnifica. Dovremo capire tutti che in realtà non c’è nessun Jason Blossom o Chuck Clayton che possa permettersi di soffocare quello che siamo: meravigliose e cazzutissime. Sempre!

IL MISTERO PRINCIPALE:

Ragazzi, AVEVO RAGIONE! Cavolo, di solito sono costretta a ritrattare le mie teorie, ma questa volta non avevo torto. Sapevo i gemelli Blossom avessero escogitato un piano non andato a buon fine. Cheryl ci spiega di come il fratello avesse la necessità di fuggire e non essere cercato nemmeno dai genitori, di averlo salutato sulla sponda del fiume Sweetwater, e di essere stata salutata da Jason con la promessa che l’avrebbe chiamata appena trovato un luogo sicuro. Ecco, in parte credo a questa versione. Mi spiego, mi è sembrata convincente, ma credo che ci sono cose che la nostra rossa preferita debba ancora svelarci. Forse sa qual’era il reale motivo per il quale Jason doveva far perdere le tracce di sé, forse ha visto qualcosa (la disperazione con la quale la ritroviamo sullo scoglio è davvero troppa, per essere una recita), ma non credo che la sua storia riguardante quel 4 luglio sia finita qui.

Inoltre, questa puntata non ha fatto altro che rafforzare i miei sospetti su Betty e sua madre.

Chi ha trovato inquietante la scena della vasca idromassaggio dove Betty, mentre attuava la sua vendetta su Chuck, quasi non lo ammazzava parlando come se fosse Polly? Avanti su, anche su questo avevo ragione! Sapevo perfettamente che c’era qualcosa che non andava, che non era la good girl per eccellenza, ma che presto si sarebbe rivelata. Dietro ciò potrebbe esserci di tutto. Non escludo un disturbo della personalità alla Psyco (identificazione proiettiva), o più semplicemente un forte senso di vendetta per la sorella contro chiunque le abbia fatto del male (chiama il ragazzo “Jason”). Queste o altre, qualunque siano le problematiche di questa ragazza, me la rendono sicuramente sempre più sospettabile e sempre più affascinante.

Per quanto riguarda Alice, la madre di quest’ultima, per quanto può sembrare banale ma per me non è poi così impossibile nelle vesti di assassina.  L’ho vista troppo, troppo invischiata. Avrà pure le sue ragioni ad essere così arrabbiata ed incattivita, ma accanirsi con la famiglia Blossom  con questa costanza mi fa pensare che ci sia qualcosa in più. Sicuramente il mistero introno alla figlia Polly (che non vedo l’ora di conoscerla!) centra, ma quello che ha detto ad Hermione Lodge mi ha fatto riflettere. Forse la Cooper più grande ha anche lei combinato qualcosa, forse e per assurdo era proprio lei la persona dalla quale Jason doveva scappare. E la madre lo sapeva.

Proprio su Hermione, poi, ho un enorme dubbio. Nella prima puntata la vediamo tornare a Riverdale , e c’è una scena in cui il maggiordomo le consegna un borsone con del denaro dentro, consegnatole dal marito. Lei  ne sembra quasi preoccupata, e alla vista delle nuove vicende che ci dicono che in realtà Jason sia morto proprio quel giorno, il dubbio mi è lecito. Ciò nonostante , le teorie che ho in testa sono davvero tante e aspetto qualche indizio in più per poterle far maturare o annegare, l’importante è che ci delizino sempre più con queste puntate così travolgenti.  Alla prossima recensione. Enza. Seguiteci su facebook: > Riverdale – Italia

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