Recensione The Big Bang Theory 10×15 – “The Locomotion Reverberation”

Senza peli sulla lingua e senza troppe esitazioni possiamo definire il quindicesimo episodio della decima stagione di The Big Bang Theory tiepido. Un episodio che, come spesso accade, non apporta significative svolte a livello di storyline, ma soprattutto che si dimostra incapace di farci ridere più di tanto.

Anche questa volta sono due i filoni narrativi che caratterizzano la puntata.

Da una parte vediamo Leonard giocarsi una carta molto particolare per allontanare Sheldon, così da avere maggiore serenità nell’ultimare il progetto del dispositivo di guida commissionato dall’Air Force. E l’asso nella manica di Leonard è un regalo molto particolare: si tratta di un soggiorno in una ferrovia d’epoca in Nevada dove Sheldon potrà imparare di più sull’ingegneria dei treni e persino guidare una locomotiva. Un regalo piuttosto costoso per Leonard, il quale sembra essere disposto a tutto pur di non assecondare la proposta di Sheldon di ridurre le dimensioni del prototipo.

D’altra parte, invece, le donne della serie (e al gruppo delle donne ormai si sono aggiunti in pianta stabile Raj e Stuart nel ruolo di comiche balie di Halley) si trovano a confrontarsi coi problemi tipici della genitorialità di Bernadette, la quale cerca disperatamente di trovare un asilo che accetti la figlia. Una serie di contrattempi e la tipica stanchezza dovuta all’accudire una neonata portano Penny a proporre una via d’uscita, una sorta di operazione nostalgia. Lei, Bernadette ed Amy andranno a ballare, dopo molti anni dall’ultima volta, per distrarsi dai loro problemi.

Entrambe le storie narrate nell’episodio portano a un risultato inatteso. Leonard e Howard non possono godersi la pace generata dall’assenza di Sheldon (impegnato a cimentarsi nell’ingegneria ferroviaria) dato che viene loro commissionato di rendere il dispositivo dieci volte più piccolo, così come aveva suggerito Sheldon. I due devono, dunque, ricominciare il lavoro e risolvere una serie di calcoli e di equazioni fuori dalla loro portata. Solo il fastidioso ex coinquilino di Leonard potrebbe sbrogliare le complesse operazioni matematiche e, quindi, le provano tutte per convincere Sheldon ad aiutarli, sebbene questi arrivi persino a dire di volersi dedicare all’ingegneria abbandonando definitivamente la fisica.

Leonard ed Howard riusciranno a convincerlo solo dopo svariati tentativi, quando Howard, infine, si proporrà per insegnare a Sheldon tutti i trucchetti sull’ingegneria ferroviaria e la progettazione delle locomotive.

Penny, Bernadette ed Amy, così come le loro controparti maschili, vedono le loro aspettative disilluse, dal momento che la discoteca a cui erano dirette è stata trasformata in una libreria. Ma non è tutto. Infatti le ripetute telefonate di Raj e Stuart (definiti da Bernadette “Patrick e Spongebob” in una delle poche battute dell’episodio che strappano un sorriso) minano il clima festaiolo e costringono Penny a confessare i pensieri negativi che le affollano la mente. La bella protagonista ammette di sentirsi sotto pressione e definisce triste il suo tentativo di ritornare ai vecchi tempi. È sposata da due anni e la sua relazione non sembra progredire, cosa che la porta a confrontarsi con tutti i passi avanti fatti da Bernadette, inevitabilmente cresciuta a seguito della maternità.

L’episodio si conclude, quindi, con un sogno ad occhi aperti di Amy, la quale si immagina uno Sheldon incredibilmente sexy che guida la locomotiva in salopette, mentre in sottofondo risuona Rock you like a Hurricane degli Scorpions.

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