Recensione The Walking Dead 8×13: Fuori strada

Questo tredicesimo episodio dell’ottava stagione di The Walking Dead ci ripropone tutti gli elementi che hanno reso avvincente questa serie tv : azione, dramma e thriller in una ambientazione post apocalittica.

Simon e Dwight
@AMC

L’azione è un elemento centrale di questa puntata. I Salvatori guidati da Simon attaccano la colonia di Hilltop con l’intento di sterminarne tutti gli abitanti. L’assalto viene arginato grazie al piano di Maggie ma la colonia è duramente compromessa.

“Non reggeremo a un altro attacco, preparati a scappare” dice la vedova a Enid.

Se le cose stanno andando male, se il prezzo di questa guerra sta diventando sempre più alto, tutto è destinato a peggiorare e l’arma ideata da Negan per piegare Hilltop ce lo dimostra.

È dai tempi del Governatore che non si vedeva uno scontro così violento tra diverse comunità.

Maggie Greene
@AMC

In questa puntata ritroviamo anche tutti gli elementi soap che hanno permesso a questa serie di crescere ed evolvere.

C’è chi tradisce e chi pensa di essere tradito, chi ingenuamente si lascia guidare dalla cieca vendetta e chi prova a mettere un freno alla propria (pazzia?) coscienza.

Ma c’è anche chi sta lentamente diventando un leader (e con questa trasformazione sta facendo i conti), chi sta imparando ad accettare l’idea che la morte possa cogliere improvvisamente tutte le persone che ci circondano e chi invece ancora non si rassegna a questa idea.

Rick, Daryl, Carol e Maggie
@AMC

Nuovamente il dubbio su quale sia la strada giusta per andare avanti si manifesta nelle parole di Carol, non basta vincere la guerra con i Salvatori, non ci possiamo accontentare di vivere un altro giorno in attesa della morte, c’è bisogno di altro.

C’è bisogno di poter credere in un domani diverso in cui si possa tornare ad amare.

Il conflitto in atto, le sofferenze e le insicurezze personali impediscono però di dare la giusta importanza a chi quel futuro lo dovrà costruire.

Vagante
@AMC

Con una sequenza molto simile a quella sviluppatasi nel carcere durante la quarta stagione i vaganti si insinuano tra i sopravvissuti e tornano a inquietare i loro sogni. Con un brivido assistiamo impotenti a una lenta strage.

La puntata si conclude lasciandoci attoniti in attesa di scoprire cosa succederà e come si concluderà questa stagione. L’unica cosa di cui siamo felici è che Tara non si sia ancora trasformata e che sia tornata a essere quel personaggio duro e delicato che abbiamo imparato ad amare durante le altre stagioni.

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