Recensione The Walking Dead 8×02: Eppure sorrido

I protagonisti di questa puntata ci vengono subito presentati con dei primissimi piani, nei loro occhi possiamo riconoscere la paura, la rabbia, la delusione, la speranza di chi ha deciso di combattere contro i Salvatori. L’offensiva di Rick e dei suoi procede senza sosta grazie al vantaggio offerto da Dwight che gli ha indicato dove e cosa colpire. Il piano è chiaro, approfittare di Negan bloccato dalla mandria di vaganti per eliminare tutte le postazioni e gli avamposti dei Salvatori recuperando, ovviamente, più armi possibili. Al momento non ci sono stati grossi ostacoli ma siamo sicuri che presto ci sarà la risposta di Negan e probabilmente anche di Lucille.

Lennie James as Morgan Jones - The Walking Dead _ Season 8, Episode 2 - Photo Credit: Gene Page/AMC
The Damned | © AMC

In questa puntata oltre alla dose massiccia di azione, e di proiettili volanti, ci sono diversi momenti di introspezione e riflessione.

I protagonisti vengono chiamati a fare i conti con la propria coscienza che in The Walking Dead può essere interpretata da un compagno o da un avversario.

Mentre il confronto tra Jesus e Tara, per nulla scontato, scava tra le pieghe di questo conflitto e sulle sorti che questo potrà avere, quello tra Carol ed Ezekiel ci permette di conoscere meglio il sovrano de Il Regno. Ezekiel non manifesta nessun dubbio sullo scontro in atto e nonostante tutto continua a sorridere fiducioso. Un sorriso che è un atto di fede nei confronti del suo popolo e che è il prodotto della fiducia che il suo popolo ha per lui. Al centro di questo gioco di alchimie c’è Shiva, la tigre, lei corpo estraneo e magico consente di dare concretezza a questa illusione. Non a caso al fianco di questo personaggio “magico” è stata messa Carol, con la sua concretezza, i suoi dubbi e il suo grande coraggio.

Una guerra si vince sterminando i propri avversari o convertendoli? Ci si può fidare di un nemico che alza le mani e dice di arrendersi? La differenza tra noi (buoni) e loro (cattivi) in cosa consiste precisamente? Un uomo lotta con maggiore vigore per difendere delle armi o per proteggere una bambina di pochi mesi?

The Damned | © AMC

Tanti sono i dubbi che affliggono i nostri perché l’orrore della guerra non è rappresentato soltanto dalla paura di ciò che il nemico può fare a te e ai tuoi cari ma anche, e a volte sopratutto, da quello che puoi fare tu al tuo nemico per proteggere i tuoi cari.

La puntata si chiude con una seconda carrellata di primissimi piani. Sono i protagonisti di questa puntata, con le loro paure, i loro tormenti, i loro dubbi, la loro fragilità. Non a caso ognuno di loro potrebbe essere il dannato a cui fa riferimento il titolo originale.

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